
Applicare il metodo sperimentale ad ogni situazione, per risolvere ogni problema. Trovare soluzioni semplificando ogni questione e dividendola in tante piccole parti. Porsi domande e trovare risposte per affrontare difficoltà, perplessità, dubbi e tanto altro. In un momento così particolare per le scuole, dove i giorni di lezione in presenza si sono alternati a quelli di Didattica a distanza e dunque Didattica digitale integrata, in seguito all’emergenza Covid, piccoli scienziati hanno individuato una modalità particolare.
Hanno preso spunto da idee nate oltre 500 anni fa, per affrontare la complessità della situazione. Gli alunni della classe 4A dell’IC Crema Uno, scuola primaria di Borgo San Pietro, hanno ripercorso con un viaggio virtuale, le tracce di Galileo Galilei ed il suo metodo scientifico, hanno trovato analogie con il problem solving ed il pensiero computazionale (coding). Srategie e percorsi, questi ultimi, finalizzati al raggiungimento di quelle competenze chiave chieste dall’Europa, in ambito di cittadinanza digitale ed esplicitate nel Piano nazionale della scuola digitale (Legge 107 del 2015). L’applicazione del metodo galileiano, osservazione, formulazione domande ed ipotesi, esperimenti e analisi dei dati per concludere o riformulare la questione, è assolutamente compatibile con i nuovi e moderni approcci del problem solving e del pensiero computazionale che fanno riferimento a strategie risolutive con osservazioni, questioni da risolvere, prove, conclusioni, attività di correzione di errori (debugging). E così davanti ad ogni problema, riferito alla loro età, riescono a individuare la strategia migliore per risolverlo.
Un esempio? In classe quarta si studiano la cellula animale e vegetale. Dopo avere analizzato le informazioni del libro di testo, gli studenti, alternando momenti di Didattica a distanza con quelli in presenza, hanno pensato di : effettuare ricerche in internet (uso responsabile e critico della rete con l’animatore digitale), reperire materiale concreto da osservare al microscopio, realizzare mappe per i compagni in difficoltà, riprodurre le cellule, ampliare le conoscenze con approfondimenti interdisciplinari, interpellare un esperto (padre di un compagno di classe) e tanto altro. Dal problema alla soluzione il passo è stato breve. Che cosa è cambiato in questa classe?
L’introduzione di metodologie, strategie e strumenti nuovi nella didattica hanno prodotto miglioramenti significativi negli apprendimenti disciplinari e hanno promosso nuove competenze negli studenti. Le valutazioni del primo quadrimestre, riportate nelle schede di valutazione, secondo il nuovo sistema indicato dal Ministero Istruzione, sono nettamente migliorate grazie a questa modalità e i livelli raggiunti dagli alunni nelle materie legate alle discipline STEM, Scienze, Tecnologia, e Matematica, hanno avuto un balzo importante in avanti. Grazie dunque a Galileo!