MARIO BORRA
Cronaca

La scuola materna di Santo Stefano a un passo dalla chiusura, i genitori si mobilitano: “Dove porteremo i nostri bambini?”

Il confronto fra Comune e gestore della struttura su costi e fondi si è concluso con la decisione di quest’ultimo di rinunciare al rinnovo dell’incarico. Salvo colpi di scena, dal prossimo autunno le famiglie dovranno cercare un altro asilo

I genitori dei bambini si sono ritrovati davanti al municipio di Santo Stefano Lodigiano

I genitori dei bambini si sono ritrovati davanti al municipio di Santo Stefano Lodigiano

Santo Stefano Lodigiano (Lodi), 18 gennaio 2025 – “L'attuale gestore declina l’ipotesi di reincarico", e dunque la scuola materna chiude. Colpo di scena, in negativo, della vicenda che sta tenendo col fiato sospeso decine di famiglie di Santo Stefano Lodigiano dallo scorso autunno. La spada di Damocle che incombeva sulla materna a rischio chiusura, è caduta. La scuola, comunicazione ufficiale del sindaco, rischia di cessare per sempre la sua attività dal prossimo anno 2025-2026.

Prese di posizione

"L'amministrazione comunale si impegna a garantire il trasporto gratuito alle confinanti scuole materne dove i genitori avranno provveduto all’iscrizione." Venerdì sera la nota spedita al Giorno dal sindaco Marinella Testolina per conto di tutta la giunta rompe un equilibrio precario delle ultime settimane tra trattative segrete, incontri e colpi di scena per cercare di dare un gestore al plesso di piazza Roma in vista del prossimo autunno. 

La  mobilitazione

Il tam tam si diffonde e il già previsto presidio dei genitori dei piccoli frequentanti l'istituto davanti al municipio avvenuto questa mattina attorno alle 9.30 per chiedere l'ennesimo incontro si trasforma in uno psicodramma con i genitori disorientati e arrabbiati… “Come faremo se in paese non ci sarà più la scuola materna?...”, era la domanda sulla bocca di tutti. Il primo cittadino in municipio non c'è. Il presidio si trasforma in protesta e, nell'estremo tentativo di cercare di salvare la scuola, mamme e papà promuovono una petizione popolare da sottoscrivere e da protocollare in Comune oltre che da far pervenire sul tavolo del prefetto di Lodi.