LUCA RAIMONDI COMINESI
Cronaca

Prime classi a rischio nei mini Comuni del Lodigiano: in Provincia un tavolo di lavoro col prefetto per cercare delle soluzioni

Coinvolta anche l’Anci, l’Associazione dei Comuni italiani. In vista di settembre scatta l’allarme a Corte Palasio e Boffalora d’Adda. “La nostra situazione è simile ai paesi di montagna”

Livio Bossi 69 anni è primo cittadino di Boffarola d’Adda ed è anche stato nominato presidente dell’Associazione dei comuni del Lodigiano

Livio Bossi 69 anni è primo cittadino di Boffarola d’Adda ed è anche stato nominato presidente dell’Associazione dei comuni del Lodigiano

Lodi, 27 marzo 2025 – I piccoli comuni lodigiani soffrono per la mancanza di alunni nelle classi prime delle scuole elementari. Un problema che è andato via via crescendo fino a diventare, in alcuni casi, insormontabile. A Corte Palasio (dove gli iscritti erano 8) e Boffalora d’Adda (qui 7) la prima non partirà a settembre, non autorizzata dall’ufficio scolastico visto il mancato raggiungimento della quota 15 prevista dalla normativa in vigore. Proprio per questo, stamattina, la Provincia di Lodi ospiterà un primo incontro dedicato al tema. Parteciperanno diverse istituzioni ed enti territoriali, tra cui il presidente della Provincia Fabrizio Santantonio, il prefetto Enrico Roccatagliata, il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Marco Fassino e rappresentanti dell’Anci Lombardia.

Preoccupazioni

A farsi portavoce delle istanze dei piccoli Comuni del territorio sarà Livio Bossi, sindaco di Boffalora d’Adda e presidente neoeletto dell’Associazione dei comuni del Lodigiano (Acl). “Sono stato contattato da diversi sindaci sulla questione – spiega Bossi –. Con questo incontro vorremmo fare il punto della situazione a livello provinciale, per parlare e scambiarci informazioni, proposte e idee, da presentare all’attenzione dei rappresentanti ministeriali sul territorio”. Il sindaco si augura che l’incontro di oggi possa essere l’inizio di un tavolo permanente in Provincia. La mancanza di alunni per le classi prime delle elementari deriva da diversi fattori. Alcuni di carattere nazionale, come il costante aumento della denatalità che, secondo Bossi, “incrementerà a dismisura fino al 2030”. Altri, invece, sono fattori tipici dei Comuni di provincia, poiché incapaci, sotto certi aspetti, di rendersi attrattivi per le giovani coppie. 

Livio Bossi, 69 anni, è primo cittadino di Boffarola d’Adda ed è anche stato nominato presidente dell’Associazione  dei Comuni del Lodigiano
Livio Bossi, 69 anni, è primo cittadino di Boffarola d’Adda ed è anche stato nominato presidente dell’Associazione dei Comuni del Lodigiano

Come in montagna

“La scarsa attrattività dei nostri paesi li rende sempre più simili a quelli montanari – aggiunge –. La nostra situazione per le classi prime non è molto differente dalla loro”. Al tavolo saranno sollevate numerose questioni. “Vorremmo iniziare dai numeri, per chiarire al meglio l’entità della problematica riguardante le “piccole” scuole locali – spiega ancora Bossi –. Per poi arrivare ad avere delle soluzioni concrete”. Al momento, sono diversi i comuni del lodigiano che hanno tentato invano di raggiungere la soglia di 14 alunni per dar vita alle classi prime delle scuole elementari. E proprio su tale limite, imposto a livello nazionale da una normativa ministeriale, si concentreranno gli sforzi degli enti coinvolti nell’incontro. “L’obiettivo è arrivare a formulare una proposta per ridurre il numero di bambini necessari per l’apertura delle classi”.