
Scuole superiori, scelta mirata. L’Asst segue 100 ragazzi disabili
Orientamento scolastico dei ragazzi con disabilità, 100 i casi seguiti oggi dall’Azienda socio-sanitaria territoriale di Lodi. "Il servizio sembra interessare – spiegano dall’azienda stessa –. Sono ragazzi, al termine del secondo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado, che vengono accompagnati, fino al gennaio successivo, in un percorso che li aiuta a scegliere la scuola superiore che più rispecchia le loro abitudini". Il servizio, partito nel 2000, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico della Provincia di Lodi, è cresciuto e funziona.
"Si tratta di una proposta facoltativa, ma che sta dando ottimi risultati e registra un numero sempre crescente di richieste. Da un lato aumentano le esigenze degli studenti e delle famiglie di essere supportati, dall’altro la maggior parte degli istituti scolastici superiori si rivolge a noi ormai con regolarità", spiega Eugenio Boiocchi, uno degli educatori dell’équipe di cui fanno parte Umberto Daccò, referente Servizio Disabilità, Tiziana Bisotti, assistente sociale, Daniela Anelli, educatrice a Casalpusterlengo, Eugenio Boiocchi, educatore, Rebecca Vignati, psicologa, Laura Morettini, assistente sociale, Mariella Guerini, educatrice a Casalpusterlengo, Benedetta Brusati, assistente sociale, Antonella Zitelli, educatrice.
"Durante l’estate ci sono i colloqui con i ragazzi e i loro genitori. Alla ripresa dell’anno scolastico gli educatori vanno nelle singole scuole a parlare con i docenti e prima delle vacanze di Natale, si propone agli alunni un vero e proprio stage all’interno di due istituti superiori che vengono selezionati, dagli specialisti, come le più adatte alle necessità individuali". Toccare con mano, per molti giovani, rassicura e schiarisce le idee: "Il ragazzo trascorre una giornata assistendo alle lezioni o facendo attività di laboratorio, mentre i referenti della scuola superiore ci inviano un feedback per capire se l’esperienza è stata positiva", sottolineano all’Asst.
"In tutto questo, da parte nostra c’è un importante lavoro di network con le altre realtà di settore. Entro la fine di dicembre viene quindi formulato il nostro consiglio orientativo e normalmente, circa l’80%-90% delle famiglie sceglie la nostra proposta", spiega Boiocchi. "Il consiglio orientativo che esprimiamo viene formulato dopo aver valutato una globalità di fattori, che comprendono aspetti di tipo sanitario, cognitivo, affettivo-emozionali e sociali", conclude Umberto Daccò, responsabile dell’Uoc Disabilità e Integrazione Sociale.