CARLO D'ELIA
Cronaca

Lodi Vecchio, giornate d'inferno per i camionisti: "Turni interminabili e notti al gelo"

Dalle carte dell’inchiesta emergono le condizioni a cui erano costretti a vivere gli autotrasportatori

Gli uomini della Guardia di Finanza hanno effettuato controlli sui camion e intercettazion

Lodi Vecchio, 21 maggio 2020 -  Ogni giorno un incubo per i camionisti della Plozzer di Lodi Vecchio. I turni iniziavano il lunedì alle 4 del mattino e terminavano intorno alle 19. Così fino al venerdì, poi il sabato veniva chiesto di lavorare solo al mattino dalle 5 alle 13. Ma i turni cambiavano in base alle tratte: tra gli autotrasportatori c’era anche chi usciva di casa il lunedì alle 3 e rientrava direttamente il venerdì sera o addirittura il sabato mattina.

Una vita vissuta guidando, caricando e scaricando il camion, rimettendosi al volante senza praticamente fermarsi quasi mai. Queste le condizioni che dovevano accettare i dipendenti della Plozzer, leader nella logistica della Grande distribuzione, con oltre 150 lavoratori, finita al centro dell’inchiesta della procura di Lodi e della Guardia di finanza di Lodi con in totale 17 indagati. L’accusa a vario titolo è di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento dei lavoratori, all’estorsione, all’evasione fiscale ed al riciclaggio dei relativi proventi. Nell’ordinanza il gip di Lodi ha raccolto diverse storie raccontate dagli sfortunati lavoratori.

«Il mio turno di lavoro inizia nella nottata del lunedì intorno alle 4 e faccio ritorno a Lodi Vecchio il venerdì sera o il sabato mattina – racconta uno dei camionisti della ditta –. Io per esempio svolgevo attività per conto di una logistica nel Parmense". Il dipendente spiega anche che utilizza un camion con tachigrafo analogico. "Il camion non è dotato di impianto di riscaldamento e la notte quando sono fuori per lavoro devo dormire sul camion e non riesco dal freddo, non posso tenere il camion acceso tutta la notte poichè sarebbe pericoloso per la mia salute dati i gas di scarico", sottolinea il lavoratore sottoposto come altri a contratti brevissimi, fino a un massimo di tre mesi, e rinnovati volta per volta a ogni scadenza.

Condizioni di vita disperate per uno stipendio tra i 1.500 e i 1.700 euro per 70/75 ore settimanali a fronte di contratti che prevedono circa 40 ore alla settimana. Allo stipendio, secondo quanto riferito da alcuni camionisti, la ditta aggiungeva "un importo di 20 euro per ogni notte che sono fuori a lavoro e 50 euro nel caso in cui lavoro di sabato mattina". "Se vuoi lavorare con noi è così", avrebbero risposto più volte i titolari della Plozzer ai dipendenti che chiedevano più tutele. "Non veniva mai tenuto conto del fatto che noi autisti potessimo essere stanchi" racconta un altro autotrasportatore.