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Silicon Valley sul Ticino I talenti dall’Università

L’Ateneo forma il 53 per cento dei ricercatori e il 31% degli ingegneri

Silicon Valley sul Ticino I talenti dall’Università

Anche Pavia ha la sua

Silicon Valley. È il distretto

della microelettronica

di cui fanno parte 12 aziende partner (Allegro Microsystems, Ams Italy, Analog Devices, ASR Microelectronics, Marvell, Huawei, Technologies Italia, Infineon Technologies Italia, Invensense Italy, Inventium Semiconductor, Photeon Technologies, Synopsis, STMicroelectronics9)

che contribuiranno a favorire

la crescita del settore

in territorio pavese. Sono 523

gli addetti, 407 ingegneri e 116 dottori di ricerca. Di questi

il 31% degli ingegneri (128) sono stati formati dall’Ateneo pavese come il 53% dei ricercatori (62). "Se potessimo laureare il triplo delle persone – spiega

il rettore Francesco Svelto –

ne collocheremmo il triplo.

Le aziende che venivano

a prendersi i nostri laureati, dopo aver conosciuto la loro preparazione hanno deciso

d’impiantare qui le loro imprese. La domanda di ingegneri microelettronici supera l’offerta. Se solo riuscissimo a far conoscere meglio il nostro brand, daremmo a molti giovani un futuro occupazionale".

Pavia è una piccola Eldorado

in cui Synopsys, multinazionale statunitense che si occupa

di progettazione di circuiti integrati ad alta velocità,

ha scelto di investire dando lavoro a 35 persone

che diventeranno 100.

"Il settore della microelettronica è in continua crescita

e le aziende competono

per accaparrarsi gli esperti

più bravi", spiega Matteo Pisati, site manager e direttore ricerca e sviluppo di Synopsys.

"Pavia sta diventando

uno dei principali hub

di semiconduttori in Europa

– aggiunge l’ad di Photeon Technologies, Thomas Loruenser – La potenza ingegneristica del territorio, abbinata al focus sulla ricerca

e sviluppo, è straordinaria".

È made in Italy e sta crescendo Inventvm, mentre l’Innovation Lab inserito nel Parco tecnico scientifico dell’Ateneo vede sotto lo stesso tetto

15 dottorandi dell’Università

di Pavia e 5 dipendenti

di Huawei impegnati a lavorare sulle fibre ottiche e le loro interconnessioni. "Huawei

sta tentando questa esperienza in ambito universitario per sviluppare microelettronica integrata per comunicazione con le fibre ottiche – spiega Rinaldo Castello, docente di dispositivi elettronici che guida

il Lab – Così noi trasformiamo

la luce in bit e i bit in luce". L’idea del colosso cinese

è aprire a Pavia una sede

di lavoro per i ricercatori.

M.M.