TURANO LODIGIANO (Lodi)
Svolta nel caso della morte di Mauro Tresoldi, il 56enne di Turano Lodigiano morto all’alba i venerdì in seguito allo schianto tra la sua Vespa ed un furgone lungo la provinciale 26 all’altezza di Cavenago d’Adda. Il 64enne di Lodi, ex infermiere, alla guida del Renault Trafic è stato fermato con l’accusa di omicidio stradale. Oltre il dolore e allo sconcerto per l’improvvisa scomparsa del 56enne c’è dunque il tentativo di cercare di fare piena luce su quanto è successo. La salma di Tresoldi è stata trasferita all’istituto di medicina legale di Pavia dove questa settimana sarà sottoposta ad indagine autoptica. C’è anche un altro elemento da tenere in considerazione: nel tratto in cui è morto Tresoldi, al momento dell’impatto, non erano segnate le righe orizzontali per terra lungo la mezzeria tenuto conto che il tracciato era stato interessato nei giorni precedenti da lavori di riasfaltatura. Circostanza che dovrà essere approfondita per capire se la circostanza abbia influito nella dinamica del sinistro. Il giorno seguente le righe, solo nel tratto interessato dal sinistro stradale, sono comparse. Intanto è il momento del dolore per il 56enne dalle mille vite: lavorava alla cancelleria del Tribunale, ma era stato in passato consigliere comunale a Turano Lodigiano , paese dove si era trasferito da giovane proveniente da Milano, sindacalista, già volontario e poi dipendente della Croce Rossa, membro dell’Ordine dei Templari ed impegnato in varie iniziative solidali, ultimamente sempre in sella alla sua amata Vespa rossa PX 125 del 1985 con la quale aveva fatto diversi viaggi in giro per l’Italia e il mondo. Quando sarà fissato il funerale, dopo l’autopsia, la chiesa di Turano sarà sicuramente gremita di gente e all’esterno tanti amici vespisti, quando passerà il feretro, saranno pronti a rombare i loro motori come estremo omaggio al loro compagno di avventure.
Mario Borra