Per qualcuno, come i tre astenuti alla Camera durante il voto della giornata della memoria Covid, il Covid 19 è stato un’invenzione. Ma il sindaco di Codogno Francesco Passerini, non ci sta e ieri è intervenuto sul tema. "I negazionisti mi fanno venire l’ulcera, visitino il nostro cimitero. Il coronvirus non è stata un’invenzione mediatica", chiarisce ancora. L’amministratore ha infatti ben stampati nella memoria il dolore e gli sforzi di chi ha coordinato la prima emergenza per la propria città e l’area limitrofa. Solo a Codogno (circa 16mila abitanti) "dal 21 febbraio al 18 maggio sono morte 224 persone, rispetto a une media di 80-90 negli anni passati in quel periodo. Come negare?" insiste. Non ha paura per il futuro. "La situazione è cambiata, è cambiata la gestione della patologia, si fanno molti più tamponi. Bisogna avere attenzione senza psicosi - , spiega dedicando un messaggio di auguri a Mattia Maestri, il ‘paziente 1’, che ieri ha compiuto 38 anni. Intanto a Codogno ci si prepara al primo evento in piazza, un concerto jazz l’8 agosto. Si attendono 1000 persone con il rispetto, ovviamente, del distanziamento. P.A.
CronacaSindaco contro i negazionisti