L’uso dei dispositivi elettronici riduce la qualità del sonno di bambini e ragazzi. È quanto è emerso da uno studio svolto, su bambini e adolescenti lodigiani, dall’Asst di Lodi. È stato eseguito tramite questionario, su un campione di studenti tra i 9 e i 19 anni, delle scuole primarie e secondarie di 1° e 2° grado della provincia. Le domande, proposte ai ragazzi a gennaio e febbraio, vertevano sia sul controllo che hanno i genitori sull’uso di questi apparecchi, che sulle ore di utilizzo, soprattutto serali.
"La buona igiene del sonno, riveste infatti un ruolo fondamentale in tutti i periodi della vita, ma assume una strategica importanza durante la fase di crescita" chiarisce il direttore generale di Asst Salvatore Gioia, Stefano Maiandi (in qualità di co-principal investigator) e Ester Busca, infermieri della Direzione Aziendale delle Professioni Sanitarie e Socio Sanitarie diretta dalla dottoressa Donatella Vasaturo, con la collaborazione della dottoressa Barbara Grecchi (Coordinamento aziendale Promozione Salute WHP & HPH) e della dottoressa Chiara Lupi (Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Ufficio VIII - AT di Lodi), hanno svolto l’accertamento adottando la scala Sleep Disturbance Scale for Children (SDC), utile per indagare la qualità del sonno.
All’indagine hanno partecipato 666 bambini e adolescenti con un’età media di 15 anni, prevalentemente di sesso femminile (60,8%). Le famiglie di provenienza sono mediamente composte da quattro persone e il 98,5% del campione è in possesso di un dispositivo elettronico personale, prevalentemente smartphone (95,8%).
"Il 37,4% riferisce di dormire tra le 5 e le 7 ore per notte, il 37,2% tra le 7 e le 8 ore, il 14,7% tra 8 e 9 ore, il 4,1% tra 9 e 11 ore e lo 0,5% più di 11 ore: la durata del sonno rilevata nel campione diminuisce con l’aumentare dell’età. Oltre il 70% dei bambini e degli adolescenti riporta un tempo di addormentamento inferiore ai 30 minuti e circa un soggetto su quattro riferisce una frequenza non trascurabile di risvegli nelle ore notturne. Oltre la metà del campione mostra una significativa fatica a risvegliarsi e registra stanchezza anche al risveglio" riferiscono.
"Circa la metà di coloro che hanno partecipato all’indagine utilizza i dispositivi elettronici per oltre tre ore al giorno e il 75,2% li usa anche a letto prima di addormentarsi – aggiungono –. Il 26% del campione si sveglia durante le ore notturne per controllare le notifiche o i messaggi sullo smartphone, mentre il 28,4% riferisce di utilizzare i dispositivi elettronici di nascosto dai genitori. Solo il 17,7% dei genitori, inoltre, ha stabilito un tempo massimo di utilizzo dei dispositivi elettronici".