"Potrebbero essere tre gli impianti fotovoltaici sul nostro territorio. Se cosi fosse, saremmo soffocati. Ma sono pronto a dare battaglia, anche a colpi di carte bollate. Venderò cara la pelle, a costo di andare fino a Roma. Noi siamo un paese green ed abbiamo fatto la nostra parte per renderlo efficiente energeticamente. Ma questi sono impianti mastodontici che distruggono le nostre aree agricole e l’ambiente: dobbiamo tutelarci". Parola del sindaco di San Fiorano Mario Ghidelli sui possibili nuovi pannelli agrifotovoltaici su San Fiorano, Santo Stefano Lodigiano, Corno Giovine e Maleo. La recente notizia della richiesta di realizzare, da parte di privati, altri due maxi-impianti di agrifotovoltaico avanzato, in provincia di Lodi per circa 100 megawatt di potenza e oltre 1 milione e mezzo di metri quadrati di terreno agricolo interessato, ha scaldato l’atmosfera. Questi ultimi sarebbero i più grandi impianti autorizzati e realizzati in provincia. Il sindaco di San Fiorano Mario Ghidelli promette "anche di coinvolgere i colleghi sindaci dei territori coinvolti". Al momento ci sono due richieste di agrivoltaico avanzato, una nell’area di Mulazzano e Zelo (avvio della procedura il 17 dicembre 2024), l’altra nell’area tra Santo Stefano Lodigiano, San Fiorano, Maleo e Corno Giovine (il tutto è stato presentato il 26 settembre 2024, con richiesta, a dicembre, di fornire ulteriore documentazione). La potenza dichiarata è di 41 Megawatt.
"La richiesta al Ministero di autorizzazione per sfruttare, ai fini dell’agrivoltaico, un’area grossa come 100 campi da calcio, mi vede fortemente contrario. Sono pronto ad oppormi. Qui già ne abbiamo uno che da biogas diventerà a biometano e comporterà grande spostamenti di mezzi sul territorio. E’ a 150 metri dal Comune, nella strada bassa del paese. Il Lodigiano è stato sempre nominato, dagli assessori, come “territorio fertile per l’agricoltura“ e quindi sarebbe molto meglio utilizzare i tetti dei capannoni."
La situazione in paese è seria:" Noi abbiamo un’area, all’ ex base Nato, che 15 anni fa circa ha visto nascere uno dei primi impianti. Ora c’è questa richiesta e un altro impianto deve nascere a fianco del biogas, forse con uno o due megawatt di potenza. Infine un’altra area sarebbe stata già venduta per costruire il fotovoltaico".