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SpiderTia arriva al Policlinico. Un incontro molto speciale per baby pazienti e volontari

Mattia Stortini, invitato da Abio, ha regalato un pomeriggio diverso

SpiderTia arriva al Policlinico. Un incontro molto speciale per baby pazienti e volontari

Nel suo lettino del reparto di Pediatria del San Matteo la piccola piangeva. Non voleva la flebo, che le avrebbe fatto male. Solo l’arrivo di SpiderTia poteva salvarla, e così è stato. Con le mascherine da Uomo Ragno anche lei si è sentita un’eroina e, magicamente, la flebo non le ha più fatto nulla.

D’altra parte tra supereroi ci s’intende e ieri pomeriggio il 27enne bergamasco Mattia Stortini, che veste i panni di Spiderman, ha incontrato i pazienti della Pediatria, della Chirurgia pediatrica e dell’Oncoematologia portando sorrisi e divertimento. Tra una foto e un selfie c’è stato tempo per qualche scherzo, e anche per portare regali che aiuteranno i bambini a passare in ospedale quel tempo che non passa mai. L’incontro speciale è stato organizzato da Abio Pavia e dall’Associazione per il bambino in ospedale.

"SpiderTia ha fatto un giro per i reparti – racconta la presidente di Abio Pavia, Daniela Iovine – per allietare il pomeriggio dei piccoli ricoverati con le nostre volontarie". Il giovane supereroe ha chiesto di collaborare con Abio e grazie alla disponibilità della Direzione sanitaria, del primario Gianluigi Marseglia e del dottor Marco Zecca che si occupa dell’Oncoematologia, è entrato dalla porta e non dalla finestra come accade a Spiderman. "Un pomeriggio diverso – aggiunge Iovine – I bambini erano felicissimi e anche i loro genitori, preoccupati perché in alcuni casi i piccoli sono ricoverati da giorni e non sanno quando potranno tornare a casa. Non pensare a tutto questo per qualche ora è un grande regalo. Un dono che vuole far star bene il bambino in ospedale, come prevede la nostra mission e come si impegna a fare SpiderTia arrivato appositamente da Bergamo".

La visita del supereroe è stata anche occasione per incontrare e inserire i 14 nuovi volontari di Abio che hanno da poco ultimato il corso di formazione e ora possono iniziare l’attività in corsia. Una boccata d’ossigeno per Abio che, dopo la pandemia, ha ripreso il lavoro in ospedale ma con un numero ridotto di volontari.

M.M.