PAOLA ARENSI
Cronaca

La staffetta del cuore partita da Torino tocca Codogno: "Qui nel luogo simbolo del Covid"

L'atleta Piergiacomo Marchiori, che percorre 2000 chilometri in 20 giorni, è stato accolto dal sindaco

La stretta di mano tra l'atleta e il sindaco di Codogno

Codogno (Lodi), 10 agosto 2021- “2000 in 20 – Fuorizona”, l’impresa sportiva e solidale che vede l’atleta torinese Piergiacomo Marchiori percorrere, in 20 giorni, più di 2000 chilometri, ha fatto tappa a Codogno. Lo sportivo sta incontrando i sindaci dei luoghi simbolo della pandemia ed è partito il 9 Agosto da Torino, presso la sede della Onlus Casa Oz. “Ho deciso di compiere questa impresa per raccogliere fondi a favore della onlus che è impegnata nell’offrire un sostegno concreto ai bambini che incontrano la malattia, ai disabili e alle loro famiglie – ha spiegato Marchiori davanti al sindaco di Codogno Francesco Passerini, che lo ha accolto in piazza -. Un sostegno a chi assiste il proprio bambino in ospedale, affinché possa riposarsi, fare una doccia, mangiare e prendere un caffè in compagnia. E per chi viene da lontano, anche trovare ospitalità nelle ResidenzeOz”. La sfida terminerà il 28 agosto a Palermo, presso l’albero della pace, piantato in memoria della strage di Via D’Amelio. E lì sarà appesa una bandiera firmata dai sindaci di tutte le tappe.

Da sinistra Carlo Benuzzi, Piergiacomo Marchiori e Francesco Passerini

Un tricolore che ha siglato anche il sindaco Passerini: ”Felice di sostenere la buona causa” come ha commentato lui stesso stringendo la mano a Marchiori. Sono in tutto 21 tappe attraverso l’Italia, di cui 1650 chilometri in bicicletta e 350 di corsa. “E’ un’impresa mai tentata prima che, con il suo percorso, ha lo scopo di riunire simbolicamente la nazione, divisa in zone a causa delle restrizioni anti-contagio pandemico – ha spiegato lo sportivo, salutato anche da Carlo Benuzzi, rappresentante del Gruppo podistico Codogno 82’ – Ci si muove nel più puro stile endurance, disciplina sportiva dove i limiti fisici vengono portati all’estremo e si prova a raggiungere prestazioni sportive su lunghe distanze, sto facendo tappa in luoghi simbolo di resilienza, di bellezza e dal grande significato storico per il nostro paese. Questi luoghi sono un po' come noi, persone normali che, nel corso della vita, attraversano momenti di difficoltà e di fatica, ma che trovano in sé stesse la forza necessaria per “ricostruirsi” e per migliorarsi”.