REDAZIONE LODI

Tetti sfondati e pavimenti sollevati, è degrado

Il cimitero di Codogno presenta gravi problemi strutturali, con tombe e muri in pericolo di crollo. L'amministrazione ha cercato interventi dai proprietari, ma la situazione peggiora.

Il cimitero di Codogno presenta gravi problemi strutturali, con tombe e muri in pericolo di crollo. L'amministrazione ha cercato interventi dai proprietari, ma la situazione peggiora.

Il cimitero di Codogno presenta gravi problemi strutturali, con tombe e muri in pericolo di crollo. L'amministrazione ha cercato interventi dai proprietari, ma la situazione peggiora.

Entrando nel primo campo del cimitero, se si alzano gli occhi si notano i tetti letteralmente sfondati in alcune parti del perimetro del quadrilatero delle tombe di proprietà privata, ma basta guardare anche solo dritto davanti a sé per scoprire angoli totalmente degradati, tra nastri bianchi e rossi che improvvisamente bloccano il transito, muri scrostati e lapidi che si staccano. Nei giorni in cui si ricordano tutti i santi e i defunti, il camposanto è più affollato del solito ma la “cartolina” che appare al visitatore, in certi punti, non è certamente edificante. Nell’ultimo anno, il Comune ha cercato di contattare i parenti proprietari delle cappelle che stanno cadendo a pezzi, avviando dunque l’iter che prevede che sia il privato, qualora risponda, a dover farsi carico della manutenzione straordinaria. Resta il fatto che, ad oggi, la situazione è ulteriormente peggiorata e, con l’inverno alle porte, le problematiche di natura statica rischiano di aggravarsi. Inoltre, tra il primo e secondo campo, sotto l’edificio che li separa, ormai da tempo il pavimento si è sollevato di parecchi centimetri, rendendo impraticabile la zona, interdetta completamente: anche i piccoli mezzi degli addetti del cimitero devono trovare percorsi alternativi per poter transitare. Anche nella chiesa in fondo al camposanto, diversi fedeli si sono lamentati poichè non riescono più ad accedere fino all’altare: infatti, nella piccola navata centrale, in mezzo alle panche, le lastre del pavimento si sono “gonfiate” e sono evidenti preoccupanti fessure.

Anche le pareti dove sono collocate le lapidi dei sacerdoti codognesi defunti sono a rischio caduta poiché i muri sono intrisi d’acqua e si scrostano. Resta da capire se, quando e come si interverrà per sanare la situazione che, se rimarrà così, non potrà far altro che peggiorare. Negli ultimi anni, il camposanto è comunque stato oggetto di un intervento di riqualificazione con uno stanziamento di 250mila euro: la pavimentazione tra il primo e secondo campo è stata sistemata sostituendo il fondo in ghiaia, i servizi igienici sono stati riqualificati, la struttura posta tra primo e secondo campo è stata restaurata e pulita e c’è stata la tinteggiatura esterna.