L.P.
Cronaca

Torna la Marcia della Pace e attraverserà tutta la città: "Solo bandiere arcobaleno"

Il corteo, il 12 ottobre, renderà omaggio alla mediatrice culturale. Latifa Gabsi e ai sacerdoti Leandro Rossi e Angelo Carioni

Torna la Marcia della Pace e attraverserà tutta la città: "Solo bandiere arcobaleno"

Gli organizzatori della manifestazione durante la presentazione di ieri a Palazzo Broletto

Lodi – Con un lavoro corale di numerose associazioni cittadine (come Coordinamento Lodi Solidale, Fiab Lodi, Umanità Lodigiana), 15 comuni, sindacati, scuole, realtà tutte spinte da una comune esigenza, torna a Lodi la Marcia della Pace. Sarà sabato 12 ottobre, con partenza alle 9 in piazza Martiri della libertà, nei pressi di piazza Omegna, luogo in cui c’era il doposcuola popolare. Da qui si marcerà verso il rione San Fereolo, passando dal sottopasso si camminerà per via Lodivecchio, transitando vicino alla moschea dove ci sarà un momento di ricordo dedicato a Latifa Gabsi, mediatrice culturale e attivista importante per il Lodigiano, scomparsa nel 2023. Subito dopo ci sarà un flash mob alla Camera del Lavoro, dedicato ai morti sul lavoro.

Passando per via Pace da Lodi ci si fermerà davanti alla sede di Famiglia Nuova e si ricorderà la figura di don Leandro Rossi, sacerdote fondatore di Famiglia Nuova. Si continuerà poi raggiungendo piazza Vittoria andando al santuario delle Grazie, luogo in cui ha abitato don Angelo Carioni, uomo che ha speso la vita ad aiutare poveri e giovani. Si scenderà poi dal “Montadone“ per passare da vicino alla chiesa rumeno-ortodossa, qui ci sarà un evento di danza e musica tipica rumena.

Si proseguirà poi fino al ponte per continuare oltre Adda e raggiungere la ex colonia Caccialanza, indicativamente per le 13/14, qui si concluderà la manifestazione con il volo di un drone con la bandiera della pace. "Questa sarà l’unica bandiera presente nel corteo" hanno spiegato gli organizzatori, come Matilde Ferrari capo scout di Lodi, e come ha evidenziato anche l’assessora comunale alla Partecipazione Mariarosa Devecchi, aggiungendo che "a inizio giugno quando è iniziato il lavoro preparatorio di questa marcia mai ci saremmo immaginati che il contesto di guerra aumentasse così come è oggi".