REDAZIONE LODI

Traffico di migranti, intercettazioni choc: "Tre bambini per 700 euro" / VIDEO

Inchiesta della Procura di Lodi e Direzione distrettuale antimafia di Milano: ricostruiti 49 viaggi lungo il traforo del Monte Bianco. Dieci arresti in totale

I finanzieri lodigiani fermano un furgone carico di migranti

I finanzieri lodigiani fermano un furgone carico di migranti

Lodi, 28 novembre 2018 - Blitz in Lombardia e in Emilia Romagna contro un'associazione a delinquere finalizzata al traffico di esseri umani. Cento militari della Guardia di finanza di Lodi, con l'ausilio di personale specializzato anti-terrorismo e pronto impiego di Milano, Bergamo, Varese e Piacenza hanno eseguito 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere e numerose perquisizioni nelle due regioni.

Gli arrestati erano arrivati a praticare anche tariffe «agevolate», come 700 euro per il trasporto di 3 bambini, per sfruttare il più possibile la «disperazione» di centinaia di migranti, i dieci arrestati - otto egiziani e due pakistani - in un blitz della Gdf di Lodi che ha smantellato un'organizzazione criminale impegnata nel traffico di clandestini dall'Italia al Nord Europa. Immigrati arrivati dall'Africa e dall'Asia e disposti a tutto pur di attraversare il confine e giungere almeno in Francia, ma anche in Spagna e Slovenia. «Ci sono tre bambini piccoli ... per questi 700», diceva, intercettato, uno dei «passeur» indicando il «tariffario» dei trasporti in auto, che prevedeva anche altri «sconti» come 350 euro per un adulto se «egiziano». I prezzi, infatti, spiega il gip Livio Cristofano nell'ordinanza firmata su richiesta del pm della Dda milanese Adriano Scudieri, erano anche soggetti a contrattazioni «a seguito delle rimostranze dei passeggeri»

Le indagini, inizialmente coordinate dalla Procura di Lodi, sono state successivamente trasferite per competenza alla Direzione distrettuale antimafia di Milano - Alessandra Dolci e Adriano Scudieri - e hanno permesso di smantellare una pericolosa organizzazione criminale dedita al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina ed al riciclaggio dei proventi derivanti dall'attività illecita. Nell'agosto del 2017, i finanzieri di Lodi avevano fermato un cittadino egiziano in possesso di carte d'identità, passaporti, buste paga e titoli di viaggio. Da questo banale rinvenimento sono partite investigazioni dalle quali è apparsa la sussistenza di un'associazione strutturata, impegnata nell'attività di trasporto di immigrati clandestini, provenienti in particolare da due aree geografiche, il Nord Africa e l'Asia Centrale, in ingresso e in uscita dal territorio nazionale verso altri Paesi Ue.

"Sono 49 i viaggi ricostruiti dalle Fiamme gialle - si legge in un comunicato della stessa Gdf - attraverso i quali sono transitati sul suolo nazionale centinaia di immigrati. La capillare organizzazione era capace di entrare in contatto, tramite i propri canali, con gli immigrati che intendevano attraversare l'Europa, sia di pianificare e curare i viaggi che si svolgevano in genere lungo il traforo del Monte Bianco per raggiungere la Francia. Le specifiche modalità e le peculiari circostanze con cui venivano consumati i reati appaiono sintomatiche di personalità particolarmente avvezze a compiere traffici illeciti ed allo sfruttamento della disperazione degli immigrati". Dopo avere pagato 4-5 mila euro per giungere in Italia attraverso la Turchia e la Grecia, i migranti "solo dopo avere pagato ulteriori 500 euro venivano raccolti in piccoli gruppi e trasportati altrove con pulmini a sette o più posti, grazie ai cosiddetti passeur, cioè i traghettatori che fanno la spola fra i confini nazionali di più Stati per trasferire clandestinamente le persone".