LUCA RAIMONDI COMINESI
Cronaca

Roberto Bolzoni, il giallo di piazza Omegna: per gli investigatori Rambo conosceva il suo assassino

Lodi, le testimonianze di chi conosceva il sessantenne trovato morto nella sua auto: "Era simpaticissimo, sempre con la battuta pronta”. Il nodo delle telecamere: non sarebbero puntate verso la strada

I rilievi degli inquirenti vicino alla vettura in cui è stato trovato il cadavere di Roberto Bolzoni

I rilievi degli inquirenti vicino alla vettura in cui è stato trovato il cadavere di Roberto Bolzoni

Lodi, 20 febbraio 2025 – È stata rimossa, da piazza Omegna, l’automobile in cui era stato ritrovato martedì Roberto Bolzoni, per gli amici “Rambo”, il sessantunenne dato per disperso da domenica e rinvenuto senza vita dalla moglie, con cui era sposato da più di dieci anni, proprio all’interno del suo veicolo, una Volkswagen Golf bianca. L’auto si trovava nel parcheggio della piazza, non lontano dall’appartamento dove risiedeva la coppia, in via Raffaello Sanzio.

Le ricerche dei carabinieri

Proprio a fianco del parcheggio, ieri mattina i carabinieri erano impegnati a cercare ancora tracce del delitto e l’arma stessa, così come le chiavi dell’auto e del cellulare di Bolzoni, irreperibile da due giorni. "Roberto frequentava spesso Lodi Vecchio, per questo forse l’ultima cella telefonica lo collocava vicino a Cascina Codazza", ha dichiarato una residente nella palazzina di fronte all’abitazione della coppia.

Nel quartiere, tutti sottolineano la solarità di Roberto. "Era simpaticissimo, sempre sorridente, con la battuta pronta – ha aggiunto un’altra vicina – Dato che abito da sola, veniva spesso a farmi compagnia, anche solo per sentire come stavo. Sono veramente scossa dalla sua scomparsa".

I militari dell’Arma ieri mattina hanno anche cercato, nella zona, filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza dei locali della zona. Ma, forse, non potranno risultare utili alle indagini in quanto non sono rivolte verso la strada.

I commenti dei residenti

"Ciò che mi stupisce maggiormente – ha dichiarato un’altra residente del quartiere - è il fatto che la vettura fosse chiusa dall’esterno e, proprio per questo, lascia trasparire secondo me, che si è trattato di omicidio".

"Il rione San Fereolo – ha proseguito –, in particolar modo la via Raffaello Sanzio e la piazza Omegna, stanno diventando luoghi pericolosi. Anche martedì, verso mezzanotte, si è verificata una rissa. Si sono azzuffati giovani extracomunitari". Dagli inquirenti bocche cucite. Pare però certo che se di delitto si è trattato, è stato sicuramente un omicidio di impeto e non premeditato. La vittima potrebbe avere litigato o discusso con il suo assassino e molto probabilmente si conoscevano.

Inizialmente, risulta anche che era stata seguita anche la pista legata alle frequentazioni dell’uomo con le sale scommesse. Ma questa pista sarebbe poi stata abbandonata. Da capire poi se l’allontanamento di domenica sia stata una scelta volontaria dell’uomo o se si sia trattato di un caso di costrizione.