Ancora un’aggressione ai danni del personale all’ospedale Maggiore di Lodi. L’ultimo episodio di violenza in corsia risale alla tarda mattinata di ieri, 22 giugno 2024, quando un medico del pronto soccorso è stato colpito con un pugno in faccia dal paziente ubriaco che stava soccorrendo.
Come raccontato dal quotidiano “Il Cittadino” di Lodi, lo stesso uomo che ha aggredito il medico aveva in precedenza chiamato i soccorsi, preoccupato per la sua pesante ubriachezza. Un’ambulanza e una automedica si sono recati a casa sua per trasportarlo in Pronto soccorso. Una volta arrivato al maggiore, l’ubriaco era in uno stato semi-comatoso. Poi però, come raccontato al Cittadino dal medico aggredito, si è risvegliato furioso: “Ho dato il via agli accertamenti, agli esami del sangue e ai vari test - racconta il dottor Rossi - dopo dieci minuti il paziente si è ripreso ed era collaborativo, ad un certo punto ha perso il controllo, ha incominciato ad andare in escandescenza, era una furia, voleva strapparsi gli accessi, urlava che se ne voleva andare, cercava di rompere la barella. Io gli ho detto di non strapparsi gli accessi che si faceva male, lui mi ha dato un pugno sullo zigomo sinistro”.
Dopo aver subito l’aggressione, per non appesantire ulteriormente la situazione, il medico ha pensato di dare corda al 62enne, ancora chiaramente in stato di alterazione: “A quel punto ho detto agli infermieri di togliergli gli accessi che era quello che lui voleva. ‘Io adesso fumo’, ha detto mettendo le mani in tasca per prendere le sigarette. Io gli ho detto di non farlo che lì c’era l’ossigeno e sarebbe esploso tutto, gli ho detto di andare fuori. Lui ha dato in escandescenze di nuovo. Un agente della polizia è intervenuto subito ed è stato portato fuori”.
A quel punto il 62enne ha continuato a dare di matto anche con la polizia: provando prima a sottrarre l’arma all’agente intervenuto per poi tentare di aggredirlo. Dopo averlo immobilizzato, è arrivata una volante che l’ha portato in questura con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. Lunedì sarà processato per direttissima per la convalida dell’arresto. L’uomo è stato anche denunciato dal medico aggredito.
Non è il primo caso a Lodi
Non si tratta della prima volta che un paziente aggredisce un medico all’ospedale di Lodi. Il presidio della polizia nelle strutture del Maggiore è tornato circa un anno fa, quando un 40enne provocò danni per 50mila euro all’interno della struttura e aggredì il personale.
Un’ondata di aggressioni che ha spinto la Questura, di comune accordo con l’Azienda socio-sanitaria territoriale, a dare il via libera all’installazione di un pulsante anti-aggressione in Pronto Soccorso. Un tasto che, una volta premuto, invia una richiesta di aiuto alla centrale operativa di polizia.