PAOLA ARENSI
Cronaca

Lodi, il mistero del cadavere di Roberto Bolzoni e la pista del delitto: “Sangue e tagli sul volto”

Il 61enne scomparso domenica e ritrovato dalla moglie a pochi metri da casa. Macchie ematiche anche sulla carrozzeria. Fendenti con una lama piccola

I rilievi dei carabinieri e degli esperti del reparto scientifico sul corpo e sull’auto di Roberto Bolzoni in piazza Omegna a Lodi

I rilievi dei carabinieri e degli esperti del reparto scientifico sul corpo e sull’auto di Roberto Bolzoni in piazza Omegna a Lodi

Lodi – Era sparito nel nulla domenica. Lo hanno ritrovato morto, ieri pomeriggio, a bordo della sua stessa auto, parcheggiata in una piazza di Lodi. Il cadavere è coperto di sangue. Quello di Roberto Bolzoni, 61 anni, è un mistero. Inizialmente, l’ipotesi di lavoro prevalente per gli inquirenti era quella di un gesto estremo. Ora si considera con maggiore solidità l’idea che si sia trattato di un delitto. Roberto era riverso sul lato guida della vettura, ordinatamente allineata in piazza Omegna, estrema periferia Ovest di Lodi, a ottanta metri da via Raffaello, dove viveva con la moglie, una donna di origini asiatiche.

Dettagli del ritrovamento

L’uomo ha perso molto sangue e sul suo volto e sul collo sarebbero stati trovati segni compatibili con coltellate. Fendenti che, da una prima analisi degli esperti, potrebbero essere stati procurati con una lama di piccole dimensioni, non necessariamente un coltello. Proprio in virtù di queste anomalie, sul posto è arrivata anche Laura Pedio, che guida la Procura cittadina.

La vettura è stata notata e segnalata ai carabinieri dalla stessa moglie di Bolzoni. Sembra che sulla stessa vettura, ma anche nelle vicinanze, siano state trovate macchie di sangue. La vettura sarebbe stata trovata chiusa, ma a bordo non sarebbero state trovate le chiavi. I primi rilievi non avrebbero riscontrato segni dell’uso di un’arma da fuoco, ma avrebbero rilevato impronte da analizzare. Il veicolo era parcheggiato in un luogo poco distante da quello che Roberto utilizzava abitualmente come parcheggio.

Investigazioni in corso

Gli inquirenti cercheranno di capire da quanto tempo la vettura si trovasse lì e come mai non sia stata vista prima. Sul corpo, oltre ai rilievi scientifici degli esperti dell’Arma, anche i controlli del medico legale, convocato sul posto. Tutte le ipotesi, al momento, restano aperte. Una certezza sulla fine di Bolzoni arriverà soltanto domani dal reparto di Medicina legale di Pavia, dove la salma è stata portata per l’autopsia.

In zona sembra che non ci siano invece telecamere utili alle indagini e resta da capire perché il telefonino della vittima si sia agganciato per l’ultima volta nell’area oltre la tangenziale cittadina, a qualche centinaio di metri, verso Cascina Codazza, in aperta campagna. L’uomo si era allontanato da casa domenica, intorno alle 13, a bordo della propria Volkswagen Golf bianca. Le ricerche erano scattate subito, anche attraverso un nucleo specializzato nell’analisi delle celle telefoniche. Era anche stato setacciato l’Adda. Inutilmente, fino al ritrovamento della vettura. Ora le forze dell’ordine cercheranno di ricostruire gli ultimi movimenti del 61enne, per chiarire cosa possa essergli accaduto.