Corte Palasio (Lodi), 13 dicembre 2020 - Una lampada a raggi ultravioletti in grado di uccidere il virus. A brevettare il prodotto innovativo, che sarà sul mercato dal mese prossimo, è una realtà lodigiana, di Corte Palasio per la precisione, che si chiama Simaco Elettromeccanica. La srl, da oltre 60 anni tra le più attive nel settore delle elettropompe e dei sistemi di movimentazione dei fluidi, ha deciso da maggio di dare il proprio contributo nella lotta al Covid, brevettando un prodotto per la sanificazione di ambienti come sale d’attesa, palestre, spogliatoi, ascensori e uffici. Per l’azienda lodigiana, con 25 addetti specializzati, che sviluppa il 75% del proprio fatturato con l’export, si è aperta così una nuova strada.
La progettazione e la realizzazione del prodotto, che si è conclusa a ottobre, ha portato alla realizzazione della lampada a ultravioletti di Simaco, che si chiama ”Katari” e utilizza la tecnologia UV-C per la sanificazione da virus o batteri, una tecnica ben nota da 70 anni. Il marchio è stato registrato, mentre nel Laboratorio di Virologia Molecolare dell’Università Statale di Milano si stanno eseguendo gli ultimi test avanzati. "Nei mesi difficili della prima fase dell’emergenza sanitaria abbiamo deciso di metterci a disposizione della comunità realizzando un prodotto innovativo - spiega Andrea Guercilena, l’amministratore delegato di Simaco -. La nostra lampada ha la capacità fermare la riproduzione del Dna del virus, ma non solo. Perché la luce abbia effetto su tutte le superfici e l’aria è necessario che ci sia un corretto dimensionamento rispetto alla volumetria dell’ambiente e soprattutto che siano calcolati i tempi giusti per eseguire la sanificazione di spazi molto frequentati e oggi pericolosi, come ascensori e altri luoghi chiusi".
Per questo oltre al dispositivo, che potrà essere installato ovunque, i tecnici di Simaco hanno realizzato un software in grado di garantire un utilizzo corretto e programmato della lampada. La lampada ammazza Covid di Simaco ha già riscosso successo sul mercato europeo e del Sudest asiatico. "Con il nostro prodotto si potranno evitare ripetitive operazioni di manutenzione delle superfici con agenti chimici, che a lungo andare possono provocare problemi di allergie", conclude Andrea Guercilena.