
Un arresto in flagranza Minaccia operaio del Comune Gli estorce 20mila euro
di Paola Arensi
Fanno amicizia in un bar. Poi uno estorce denaro all’altro per dieci anni e ora finisce in carcere. La vittima è un sessantenne dipendente del Comune di Lodi, residente in provincia, indotto a chiedere aiuto alla Questura dopo anni da incubo. In manette è invece finito un italiano di 52 anni, residente nel Pavese, già noto alle forze dell’ordine. Ora si trova rinchiuso al Cagnola di Lodi e dovrà difendersi dall’accusa di estorsione. È stato pizzicato nel capoluogo, in flagranza di reato, dopo una minuziosa indagine. La vittima, un operaio, ha fornito agli inquirenti elementi utili a ricostruire quelli che la polizia ritiene "minacciose e insistenti richieste di denaro", finché il dipendente comunale non ha retto e si è rivolto alle forze dell’ordine. La parte offesa avrebbe corrisposto all’uomo, nel tempo, denaro per un totale di circa 20 mila euro. E quando cercava di rifiutarsi, la controparte, secondo la ricostruzione dei poliziotti, lo avrebbe ripetutamente minacciato di fargli del male.
In un recente episodio, in particolare, I’estorsore avrebbe mostrato alla vittima anche una pistola pur di convincerlo ad assecondare le continue richieste di denaro di vario importo. È stata quindi necessaria attività tecnica, disposta dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Lodi e messa in atto dal personale della squadra mobile, sezione Criminalità Organizzata e dal Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica di Lodi e a seguito di un pedinamento e appostamento, gli agenti hanno poi colto l’estorsore in azione. L’uomo aveva ancora addosso il denaro che si presume abbia estorto. L’indagato ha alle spalle numerosi precedenti penali e di polizia, anche per reati contro il patrimonio e per il porto di armi ed oggetti atti ad offendere e ora per lui è stato avviato un procedimento amministrativo per l’emissione del Foglio di via dal Comune di Lodi per 3 anni. Il giudice per le indagini preliminari ha infine confermato la misura della custodia cautelare in carcere richiesta dal pubblico ministero e in attesa di processo.