Santo Stefano Lodigiano (Lodi) – La piccola frazione contro la Provincia sullo scottante tema della ricetta anti-traffico lungo la strada che taglia in due la località. Chiavicone, cento abitanti, ha detto "no" all’ipotesi della riqualificazione del tratto di Provinciale che attraversa il pugno di case e pure la vicina frazione Fornasone, da tempo ormai soggetto a continui passaggi di camion e trattori oltre alle vetture a fortissima velocità che scelgono di bypassare altre strade per connettersi con la Sp145 verso San Rocco al Porto e Piacenza. L’altra sera allo spazio polivalente di via Forni un’affollatissima e infuocata assemblea pubblica, organizzata dal sindaco Marinella Testolina ma voluta fortemente dall’opposizione sulla spinta di un gruppo di cittadini esasperati, ha discusso del progetto di allargamento della strada e della creazione di un marciapiede-pista ciclabile, respingendolo al mittente.
Al funzionario della Provincia, arrivato nella Bassa per far conoscere i dettagli dell’intervento, i cittadini hanno ribadito di non voler nulla di diverso dal vecchio progetto della mini-bretella che collegherebbe il tratto di Sp 116 con la Sp 145, in auge alcuni anni fa e poi messo nel cassetto per mancanza di fondi. Il tecnico provinciale ha presentato il progetto come necessario ("La strada non è a norma"), ribadendo che si prevederebbe un allargamento da quattro a sei metri della carreggiata e la creazione di un percorso protetto per circa 500 metri con larghezze diverse, da un massimo di 2.5 metri a un minimo di 1.5.
La Provincia ha fatto intendere che anche ora i soldi per la variante non ci sono e che l’alternativa alla messa in sicurezza dal costo di 900mila euro sarebbe lasciare le cose come stanno, magari solo con qualche intervento palliativo – cartellonistica, rialzi, ordinanze di divieto di passaggio – che però non sarebbe risolutivo. I cittadini hanno bocciato sonoramente la ciclopedonale, ribadendo che allargare la strada significherebbe creare una sorta di autostrada, incentivando ancora di più chi schiaccia troppo sull’acceleratore.
"Io non riesco a guardare la tv alla sera", ha ribadito un abitante. "Ho le crepe sui muri e gli oggetti cadono dalle mensole", ha confermato un altro. Alla fine i cittadini hanno vinto: l’Amministrazione comunale ha infatti promesso di effettuare un’osservazione in Provincia chiedendo di reinserire nel Ptcp la mini-tangenziale, accantonando la ciclopedonale.