"Urgente un tavolo con gli assessori regionali"

Francesco Pacchiarini di Confagricoltura Milano, Lodi e Monza chiede un confronto urgente con la Regione Lombardia per sostenere le aziende agricole colpite dalla diffusione della "blue tongue". La malattia sta causando gravi ripercussioni economiche e gestionali, con costi elevati per gli allevatori. Confagricoltura Pavia invia una bozza di mozione ai Comuni per supportare le aziende suinicole colpite dalla peste suina africana.

"Urgente un tavolo con gli assessori regionali"

Francesco Pacchiarini presidente di Confagricoltura per le zone di Milano, Lodi e Monza Brianza

Un confronto urgente per sostenere le aziende agricole colpite dalla rapida diffusione dell’epidemia della “blue tongue“ (“lingua blu“ in italiano). È la richiesta che avanza Francesco Pacchiarini, presidente di Confagricoltura Milano, Lodi e Monza Brianza agli assessori di regione Lombardia Alessandro Beduschi (delegato all’Agricoltura) e Guido Bertolaso (Welfare). "La diffusione della “blue tongue“ crea pesanti ripercussioni sulle nostre aziende, in particolare quelle che operano nel settore lattiero – sostiene Pacchiarini –. I vincoli attuali, certamente necessari per prevenire l’espansione del virus, si stanno tuttavia rivelando insostenibili dal punto di vista economico e gestionale".

La blue tongue, trasmessa da insetti vettori e non pericolosa per l’uomo, può provocare negli animali, ovini e bovini, febbre, gonfiori e una forte riduzione della produzione lattiera. L’ampliamento dell’area regionale di provvedimenti restrittivi ha comportato nuove e complesse misure per la movimentazione degli animali, in particolare per quelli destinati alla vita, come i vitelli. Le aziende sono così obbligate a seguire una serie di passaggi costosi e articolati: trattamenti insetticidi, prelievi di sangue, attese per i risultati e visite veterinarie ufficiali, il tutto a carico degli allevatori, con costi aggiuntivi che si vanno a sommare alla scarsità di vaccini e di insetticidi disponibili sul mercato. Confagricoltura sottolinea anche il rischio di sovraffollamento delle stalle, aggravato dall’alto numero di nascite in questo periodo, con conseguenti difficoltà nella gestione degli animali. Il valore dei capi da movimentare, spesso inferiore ai costi necessari per adempiere a queste disposizioni, rende la situazione insostenibile per molte aziende. "È indispensabile di fronte a questa situazione trovare soluzioni rapide, alleggerendo il carico che grava sulle aziende, pur garantendo la sicurezza sanitaria – conclude Pacchiarini –. La nostra organizzazione è pronta a confrontarsi con le istituzioni regionali per individuare misure condivise che possano tutelare sia la salute degli animali che la sostenibilità delle imprese agricole".

Ieri mattina invece Confagricoltura Pavia ha inviato a tutti i Comuni della provincia una comunicazione ufficiale, accompagnata da una bozza di mozione che invita a supportare le aziende suinicole locali attraverso l‘adozione di specifiche delibere. L‘iniziativa nasce quale ulteriore azione per fronteggiare la crisi che da oltre un anno colpisce il comparto a causa dell‘epidemia di Psa. "La peste suina africana sta mettendo in ginocchio il nostro territorio – ha detto la presidente di Confagricoltura Marta Sempio –. Chiediamo un‘azione coordinata e concreta da parte delle amministrazioni comunali, che possono contribuire a sensibilizzare le istituzioni superiori sulla gravità della situazione e a promuovere misure di ristoro urgenti ed efficaci".

L.P.