PAOLA ARNSI
Cronaca

Vaccini a chilometro zero: in quattro ore 250 dosi. Immunizzati 3mila abitanti

Una task force di venti volontari, dal medico in pensione ai farmacisti ha detto alt all’influenza nei paesi di Corno Giovine e Santo Stefano

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Alcuni dei volontari che hanno aderito all’iniziativa di massa che è già alla quarta edizione

Corno Giovine (Lodi) – Più di 250 vaccini antinfluenzali somministrati in quattro ore. Due ore a Corno Giovine in Sala Europa e altrettante a Santo Stefano Lodigiano, in palestra. È il bilancio della task force composta da esponenti del Comune e volontari, tra i quali diversi medici, schierata nella mattinata di ieri. La dimostrazione che due paesi del Basso Lodigiano, circa 3mila abitanti in due, 1.100 l’uno e 1.800 l’altro, se vogliono sanno essere fortissimi, superando i limiti logistici per aiutare chi ha bisogno. Con servizi immediati, facilmente raggiungibili e soprattutto concreti ed efficaci. L’idea di aiutare i residenti con il vaccino a chilometro zero è venuta alle due Amministrazioni comunali di Corno Giovine e Santo Stefano Lodigiano, che hanno per sindaci Gianpiero Tansini e Marinella Testolina. La mano generosa dei volontari ha fatto il resto.

L’influenza quest’anno è partita prima del solito ed era necessario iniziare subito con la profilassi per proteggere soprattutto i più fragili. Ma non tutti possono spostarsi con facilità. Quindi tutti in campo. Impegnati nella gestione dei flussi anche i volontari della Protezione civile, il medico Pietro Belloni, il volontario Maurizio Scacchi, il dottor Angelo Oltolini oggi in pensione, Alessandra Rancati, consigliere esterno di Santo Stefano Lodigiano e le farmacie dei due paesi.

“Tutto ha funzionato alla perfezione. La collaborazione fra i due paesi, suggellata di recente dalla nascita dell’associazione Anteas Basso Lodigiano che aiuta il Terzo settore e i più fragili, sta dando i suoi frutti”, spiegano gli organizzatori dell’iniziativa e il vicesindaco di Corno Pietro Bernocchi. Si tratta del quarto Open day dal 2020 per i vaccini e l’adesione è sempre stata in crescita. Chi doveva fare il vaccino veniva registrato e fatto comodamente sedere su una fila di sedie disposte come in una vera e propria sala d’attesa. A quel punto si veniva chiamati e vaccinati, alla presenza di medici e infermieri, come vuole la procedura. “Rimarco l’importanza della collaborazione fra piccoli Comuni sia in termini di risorse umane sia materiali – insiste Bernocchi – Il futuro sta nella capacità degli Amministratori di cogliere tutte le possibili opportunità. E questo indipendentemente dal colore e dalla linea politica”.