Legambiente e cittadini alzano di nuovo la voce riguardo alla centrale di A2A costruita in via Vecchio Bersaglio. "Non abbiamo novità sulla caldaia a gas voluta da Linea Green e dalla vecchia amministrazione di Lodi, realizzata di corsa a primavera 2022- hanno spiegato ieri gli attivisti- L’unica risposta che abbiamo avuto è stata la promessa di piantumazione di alberelli e rampicanti, un vero e imbarazzante greenwashing che dopo due anni e mezzo dalla promessa non si è ancora realizzato". Oggi il circolo Legambiente ha deciso di scrivere al sindaco di Lodi e all’amministratore delegato di A2A per chiedere conto degli impegni che erano stati presi. "La prima riguarda il Piano di decarbonizzazione del teleriscaldamento cittadino"- ha spiegato Andrea Poggio di Legambiente- "l’amministrazione comunale chiese ad A2A un piano per la graduale uscita dai combustibili fossili, ma al momento c’è solo l’affidamento al Politecnico di una ricerca per aumentare l’efficienza della produzione. È interessante ma in questi anni non abbiamo avuto nessun aggiornamento, né a riguardo di questo né dell’altro progetto".
Altro argomento è l’introduzione di una tariffa bi-oraria. "Sappiamo che la caldaia a gas del tribunale si accende un’ora al giorno di media in inverno, quando cioè gli impianti di riscaldamento vengono accesi dopo esser stati spenti la notte. La tariffa bi-oraria è un invito a tenere sempre attivi gli impianti, così da evitare gli eccessi di domanda al mattino avendo così maggior efficienza e un risparmio".
Focus anche sulle scarse informazioni sull’inquinamento. "È un sogno che la centrale di teleriscaldamento venga eliminata- spiega l’ingegner Massimo Locatelli-, si dovrebbe trasformare la produzione con pompe di calore o con il geotermico, non a gas come è ora." L.P.