Il consiglio della farmacia comunale cambia gli orari del punto vendita di piazza Vittorio Emanuele per "accaparrare più clienti", ma tre dipendenti su quattro si dimettono. "Per il momento cerchiamo solo un direttore, per coprire i turni ci appoggeremo a un’associazione con partita iva, come già fatto dal 16 settembre. Poi, una volta sistemato il bilancio, valuteremo se assumere o rimanere con la sola dipendente rimasta" dice il presidente della farmacia comunale di Sant’Angelo, Gianbattista Scarioni. Da una parte i dipendenti, probabilmente scontenti che, messi improvvisamente davanti alle novità orarie e di gestione, hanno deciso di cambiare strada e dall’altra l’impegno del consiglio nel fronteggiare la situazione insolita. "Siamo in carica dal 12 luglio e il 30 giugno abbiamo avuto una semestrale con perdita di 40mila euro - spiega Scarioni –. Quindi, tra le varie ipotesi pensate, per riprendere la clientela, avevamo valutato l’ampliamento orario, con presenza da lunedì a venerdì in modo continuato (senza più quindi la pausa di tre ore), sabato aperto tutto il giorno con orario spezzato e la domenica sempre, ma solo la mattina. Le dimissioni ci lasciano perplessi, ma di due dipendenti abbiamo già preso atto e deliberato, dobbiamo ancora deliberare quella dell’impiegata amministrativa perché è arrivata l’ultimo giorno di ottobre".
"Intanto abbiamo rivisto alcune tariffe, incrementando quelle dei pasti a domicilio, a carico dell’utenza (ferme dal 2016) e riducendo i costi del trasporto" aggiunge. Ha dato le dimissioni, tra le altre dipendenti, la direttrice "che era temporanea perché, a luglio, abbiamo dovuto sospendere le procedure concorsuali in atto e incaricarla temporaneamente – dettaglia Scarioni -. Lei non intendeva procedere con l’incarico e quindi abbiamo emesso l’avviso di selezione per incarico di natura fiduciaria (due anni rinnovabili, con doppio incarico di direttore d’azienda e direttore tecnico di farmacia). Ora, prima di assumere, vediamo di sistemare l’aspetto economico". "I bilanci degli ultimi anni si erano chiusi con avanzo minimo, perché i Servizi sociali coprivano tutto l’utile del settore farmaceutico – conclude –. Dal 16 settembre abbiamo notato un buon incremento sia degli incassi che del numero di scontrini. Abbiamo avuto un guasto per 3 settimane, il telefono non funzionava. Stamattina ero in farmacia, ma non abbiamo ricevuto lamentele. Inoltre, per andare incontro ai clienti, abbiamo aggiunto la giornata di domani (oggi per chi legge, ndr) per le vaccinazioni".