PAOLA ARENSI
Cronaca

Villa Marmont, "tesoro che ci inorgoglisce"

A Cervignano d’Adda la dimora disegnata da Gio Ponti ha un nuovo proprietario. La sindaca: speriamo di poter fare ancora visite guidate

Una veduta della residenza progettata negli anni Quaranta del secolo scorso

Cervignano d'Adda (Lodi) - A Cervignano d’Adda c’è un gioiello architettonico invidiato dai più. Si tratta di Villa Marmont, una residenza privata disegnata negli anni Quaranta dall’architetto milanese Gio Ponti (deceduto il 16 settembre 1979), per il visconte Franco Marmont du Haut Champ. La villa è stata proprio di recente venduta per oltre un milione di euro. Gio Ponti aveva disegnato un’altra Casa Marmont in via Gustavo Modena a Milano (dove abiterebbe ora la famiglia Marmont). "Villa Marmont – spiega la sindaca di Cervignano, Maria Pia Mazzucco – si trova oltre la via Pandina, sulla riva della Muzza, dove c’è un suo canale morto. È sempre stata un punto di riferimento, un gioiello locale, perché di Gio Ponti e dei visconti Marmont, che hanno avuto grande importanza per il paese. È andata decadendo negli ultimi anni. Aveva un proprietario cinese e ci abitavano solo i guardiani. I proprietari ogni tanto arrivavano e una volta ci hanno ospitato, per un pic-nic, con i bambini della scuola. Mia nipote, figlia dell’ex sindaco Giovanni Oldini, ci ha fatto la tesi". "Speriamo che il nuovo proprietario ci permetta di tornarci, con cittadini e forestieri – aggiunge – per qualche visita guidata, come era capitato in passato". "Ho visto – testimonia invece l’ex sindaco Oldini – i dipinti portati via dalla Villa dopo aver letteralmente inseguito il proprietario e devo dire che sono molto affascinanti. Ricordo che questo immobile viene chiamato "casa di campagna", come voleva il visconte Marmont, venuto dalla Francia qui ai primi del Settecento". Sorge in località Cantarana. Cantarana era di Bassano Gabba, cui è stata di recente intitolata una via in paese. Era senatore del regno, onorevole, pro sindaco di Milano e consigliere a Cervignano. E’ morto nel 1928 e non aveva eredi, ma aveva proprietà a Cervignano, Cascina Nuova e Cantarana e ha lasciato tutto in beneficienza all’Opera pia Castiglioni.

Dopo pochi anni il “possedimento” Cantarana fu comprato dal conte che, in epoca di guerra, ha costruito la casa che oggi vale più di un milione di euro. "Aveva un fondo confinante e si è allargato – dettaglia Oldini -. La struttura è costituita da 2 piccole case, quella del colono (tre locali più servizi) e quella per la caccia e gli incontri con gli amici (due locali più i servizi, con spazio luogo di ritrovo e camera). La particolarità è che in tempi di guerra non si usava il ferro per costruire". Il progetto è dell’ 11 maggio 1940, facciate e pianta sono state curate da Antonio Fornaroli e Eugenio Soncini, ingegneri di Gio Ponti. All’interno sono presenti piccoli vani dove viene scritto, nel progetto, "pittura" perché nel 1942, a casa finita, il visconte invitò pittori del tempo e poi ci posizionò le loro opere. I dipinti però poi stati portati in altra sede. Restano, comunque, le foto che li ricordano: "Giorgio De Chirico con San Giorgio il Drago, Massimo Campigni con Donne sulla barca, Domenico Cantatore con un’opera che riporta un bambino di Cervignano che gioca con un gattino. Un bimbo che oggi c’è ancora e ha 87 anni, si chiama Francesco Fanti (della famiglia che manteneva la casa in assenza del visconte). Tra le tante immagini una mi ha impressionato: Marino Marini rappresentava un cavallo molto lungo e l’uomo che stava sopra sembrava qualcosa di vicino all’uomo, ma non era un uomo". La casa non è grande: "Il progetto, di cui abbiamo la pianta, che presto sveleremo, secondo professionisti è una favola, perché l’utilizzo degli spazi stabilito è grandioso" conclude.