Graffignana (Lodi) – Il paese dei campioni dello sport, come il calciatore Alessandro Matri e il cestista Danilo Gallinari, è in agitazione per l’aggressione al centro sportivo. Anche dal Comune arriva un fermo no a episodi che rovinano gli sforzi fatti con tanti sacrifici e poche risorse per insegnare lo sport ai ragazzi: attività che implicano rispetto, regole e disciplina.
“Condanno qualsiasi tipo di violenza attuata ovunque, soprattutto in ambito sportivo – interviene il sindaco Margherita Muzzi – Il caso è al vaglio delle forze dell’ordine. Ma ho visto i commenti sui social e ripeto, qualsiasi sia la motivazione, l’Amministrazione condanna quell’atto".
L’aggressione risale a martedì, al campo sportivo di via Alighieri, da parte del genitore di un atleta ai danni di un allenatore volontario di 62 anni del “Graffignana 2013“. L’uomo è stato portato in elicottero al San matteo dopo essere stato colpito da un padre che stava facendo entrare il figlio al campo sportivo e aveva qualche rimostranza da esprimere.
I motivi sono sconosciuti e i carabinieri della Compagnia di Lodi attendono di poter sentire la vittima che verosimilmente sporgerà querela. L’uomo è ricoverato in osservazione perché aveva inizialmente perso i sensi e poi non ricordava l’accaduto. Dovrebbe essere dimesso in due giorni.
Feroci i commenti sulla pagina Facebook “Sei di Graffignana se“. C’è tanto sgomento perché a restare ferito è un volontario che dedica il proprio tempo libero alla squadra agonistica di giovanissimi tra i 14 e i 15 anni. Ragazzini che in campo dovrebbero assorbire i valori correlati alle attività sportive e non certo assistere a episodi di violenza immotivata.
Bocche cucite tra i dirigenti della “Graffignana 2013“ che ha subìto l’aggressione del suo allenatore ma, al momento, non la vuole commentare.