
Da quando è scoppiata l’epidemia l’Asst di Lodi ha fermato 34mila controlli
Lodi, 20 giugno 2020 - Nell’Asst di Lodi a ripartire, per ora, sono solo le visite dei medici in libera professione. Il servizio, ripreso il 15 giugno dopo quasi quattro mesi di fermo per l’emergenza Coronavirus, si chiama intramoenia e si riferisce alle prestazioni erogate al di fuori del normale orario di lavoro dagli stessi medici dell’ospedale, che ne utilizzano le strutture ambulatoriali e diagnostiche a fronte del pagamento da parte del paziente di una tariffa ben più alta rispetto al pubblico.
Se con il pubblico una prima visita diabetologica costa 22,50 euro o un controllo quasi 18, con l’intramoenia sempre nello stesso ospedale il prezzo sfiora i 100 euro. Lo stesso per una visita pneumologica che andrebbe a costare con il privato 160 euro, quando invece dal pubblico si pagherebbe solo il ticket. Il vantaggio ovviamente è la certezza della visita: i medici più gettonati dell’Asst hanno un’attesa di appena un mese, gli altri anche di una settimana o al massimo dieci giorni. Questa è la situazione post-Covid nel Lodigiano, con la trasformazione degli ospedali dell’Asst di Lodi nei primi presìdi dedicati alla gestione dei casi di Coronavirus, e un lento ritorno alla normalità che ancora oggi sta avendo enormi ripercussioni sui malati cronici del territorio, da sempre in cura con il Servizio sanitario pubblico, e non solo.
Le attività ambulatoriali del pubblico infatti restano bloccate: sono di fatto preservate le sole prestazioni urgenti e indifferibili, come quelle connesse alle malattie oncologiche. "Ho dovuto prenotare la mia visita diabetologica di routine dopo la cancellazione di quella prevista a fine maggio – racconta un 30enne residente nel Lodigiano con un diabete mellito di tipo 2 – Ho chiamato il numero verde per le prenotazioni, ma per il momento mi hanno detto che è tutto fermo. L’unica soluzione è il medico in libera professione. In quel caso avrei potuto avere un appuntamento nel giro di un mese, pagando però una cifra intorno ai 100 euro. Credo sia inaccettabile. Non capisco perché hanno deciso di riaprire il servizio intramoenia e non quello pubblico".
Da quando è scoppiata l’epidemia nella provincia, l’Asst di Lodi ha dovuto bloccare 34mila prestazioni programmate e rinviate dal 20 febbraio a oggi. Negli ultimi quattro mesi infatti sono state garantite solo le prestazioni urgenti (Classe U) o con attesa massima fino a 10 giorni (Classe B), nonché le prime visite oncologiche. Per le visite ambulatoriali la direzione aziendale ha dovuto riorganizzare il metodo introducendo un pre-triage telefonico per capire le condizioni dei pazienti a poche ore dalla visita in ospedale.