LAURA DE BENEDETTI
Economia

Gruppo Cremonini, sì al ‘tempo tuta’ all’Inalca di Ospedaletto Lodigiano: cos’è e come funziona

Per la vestizione obbligatoria legata alla sicurezza alimentare e propria dei lavoratori concordate 24 ore di permessi, pari a 3 giorni di 8 ore, di cui 17 entro gennaio 2025. A settembre la trattativa per il passaggio da contratto logistico ad alimentare

Un operatore al macello

Un operatore al macello

"Ottimo accordo sul tempo tuta", che potrebbe fare da apripista in molte altre aziende del comparto alimentare. Così i sindacati del comparto alimentare Fai, Flai e Uila, definiscono l'intesa raggiunta lo scorso 6 agosto e approvata in assemblea a stragrande maggioranza dei lavoratori delle aziende Gescar e Inalca (Gruppo Cremonini) del sito di Ospedaletto Lodigiano il 7 agosto sul cosiddetto 'tempo tuta' cioè il tempo necessario agli addetti per indossare gli abiti da lavoro quando questi sono indispensabili per la propria sicurezza e la sicurezza alimentare della merce trattata.

Il tempo tuta? È lavoro

Da tempo varie sentenze di ogni livello indicano questo tempo necessario alla vestizione o svestizione quale tempo lavorativo a tutti gli effetti con diverse interpretazioni sui minuti occorrenti. Per i lavoratori del sito di Ospedaletto Lodigiano interessati al Tempo tuta (circa l’80% della forza lavoro) l’accordo prevede un montante di ROL (permessi individuali) aggiuntivi a quelli già previsti dal CCNL di 24 ore annue (ossia pari a 3 giorni lavorativi) a disposizione del lavoratore.

Ore di permesso retribuite

Tali permessi, fanno sapere i sindacati, matureranno indipendentemente all’effettiva presenza in servizio ( anche in caso di assenze per ferie, malattia, etc.). La quota più corposa delle nuove ROL sarà già a disposizione degli interessati nei prossimi mesi, da novembre 2024 (2 ore), le altre quote arriveranno a gennaio 2025 (15 ore), gennaio 2026 (4 ore ) e gennaio 2027 (3 ore) per un totale di 24 ore.  

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Ora il contratto ‘alimentare’

Le relazioni sindacali nel sito di Ospedaletto Lodigiano riprenderanno già a settembre per definire il passaggio dei lavoratori col contratto logistica in quello alimentare che sarà quindi l’unico CCNL applicato dai dipendenti di Gescar e Inalca. Ricordano infatti i sindacalisti del comparto alimentare di Cgil, Cisl e Uil “che il gruppo Cremonini, dopo varie pressioni sindacali, è rientrato tra i firmatari del nuovo CCNL Alimentare del 1/3/2024 dopo esserne uscito nel rinnovo del 2020. Obbiettivo del confronto saranno anche i livelli di inquadramento dei dipendenti che devono essere aggiornati alla professionalità della mansione svolta”.