Lodi – Trattoristi, potatori, fioristi: 26 figure pronte a entrare nel mercato del lavoro, dopo aver partecipato ai corsi di Agriculture Sociali 3.0, in cui hanno migliorato le competenze, arricchito il curriculum e aperto una porta alla possibilità, soprattutto per chi è fragile o vive un momento difficile, di una nuova mansione.
Il progetto ha avuto successo sin dagli esordi (sono stati consegnati 56 attestati) mentre gli ultimi corsi si sono conclusi da poco e hanno coinvolto 26 tra uomini e donne. Il primo corso dedicato ai trattoristi si è svolto in aprile e ha coinvolto 10 persone, due donne e otto uomini. È stato tenuto in una giornata per la parte teorica sulla sicurezza e seguito da una prova pratica alla cascina San Tommaso di Villanova del Sillaro. I partecipanti erano tutti lodigiani e hanno ottenuto una patente di guida che altrimenti sarebbe costata loro 500 euro.
Tra fine aprile e inizio maggio, Agriculture Sociali 3.0 ha proposto poi laboratori per i potatori, con 8 partecipanti: uomini provenienti da situazioni di svantaggio o dipendenza, che hanno frequentato 50 ore di lezioni, tra formazione teorica e pratica e corso sulla sicurezza. Una parte del corso si è tenuta a Sanfereorto a Lodi, mentre la prova sul campo in varie serre e cascine. Il terzo corso per fioristi, per 6 donne e 2 uomini, alla serra Laus Flora di Lodivecchio e poi alla Floricoltura Oldani, ha visto un ciclo di lezioni da 28 ore con gli allievi invitati a realizzare bouquet, talee e a imparare l’uso delle erbe spontanee.
«La formula è risultata vincente – ha ribadito Paola Pozzo, project manager di Agriculture Sociali 3.0 –. Con questi riscontri positivi, pensiamo di continuare in questo percorso visto le tante domande rimaste inevase". A sostenere nuovi corsi potrebbe essere il proseguimento del progetto Agriculture Sociali 3.0, inizialmente promosso da Fondazione Comunitaria di Lodi, con l’Ufficio di Piano dell’Ambito di Lodi e sostenuto da Fondazione Cariplo, Intesa San Paolo e Fondazione Peppino Vismara con un contributo da 363mila euro.