Lodi, 16 gennaio 2022 - Alle difficoltà per il Covid, ora si aggiungono quelle legate ai rincari. Non c'è pace per i commercianti lodigiani, e non solo, costretti a convivere con una situazione di estrema difficoltà dopo i mesi durissimi del lockdown e delle chiusure forzate del 2020.
A pesare sono le conseguenze dei contagi. Perché se è vero che non sono state adottate misure particolari da parte del Governo per poter limitare il numero dei positivi, sono tante le attività, tra bar e ristoranti, costretti a dover affrontare l'emergenza legata alla carenza di personale. "Siamo in un momento particolare - dice il presidente di Asvicom Lodi, l'associazione dei commercianti, Vittorio Codeluppi -. Perché anche senza lockdown stiamo vivendo gli effetti simili alle chiusure. In questo momento alcune attività, bar e ristoranti, hanno chiuso perché ci sono dipendenti a casa bloccati perché positivi. E' una situazione che si sta diffondendo sempre di più. E le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti".
Nei giorni scorsi alcuni bar del centro storico hanno esposto fuori dalle proprie attività un cartello spiegando alla clientela che le aperture sarebbero state limitate a una fascia oraria precisa, in modo da garantire un ricambio ai dipendenti, in attesa di tempi migliori legati alla situazione pandemica che nel Lodigiano sicuramente ha colpito in maniera molto forte anche in questa quarta ondata (i dati però a oggi sono in miglioramento dopo settimane molto complicate). A tutto questo però si aggiungono le paure e le preoccupazioni per i rincari. I costi dell'energia saliranno alle stelle, ormai non è più un mistero. Un salasso che anche i commercianti lodigiani non potranno permettersi di affrontare, soprattutto dopo queste ultime settimane, con gli affari in calo e meno gente in giro perché in quarantena preventiva o chiusi in casa perché positivi. "I rincari delle bollette per quanto riguarda luce e gas sono quelli che preoccupano di più - dice Vittorio Codeluppi -. Abbiamo previsto un aumento delle spese anche di 60%. E' un dramma che tanti locali, anche a Lodi, stanno vivendo. C'è grande preoccupazione".
Un altro aspetto ancora riguarda anche le tasse locali. La Tari 2022, la tassa sui rifiuti, dovrà essere pagata entro il 31 gennaio dalle utenze domestiche e non domestiche. Una scelta quella del Comune che ha suscitato in città enormi discussioni. In tanti infatti hanno annunciato di voler inviare reclami all'ufficio tributi del Broletto, lamentando i costi elevati della bolletta per il servizio di raccolta dei rifiuti urbani. Ma il problema non sono i rincari (la Tari 2022 infatti è sicuramente inferiore rispetto a quella del 2020) ma la tempistica, perché dopo oltre un anno di stop ai pagamenti, come deciso dall'amministrazione comunale di Lodi, ora non è possibile allungare ancora di più il periodo di fermo ai pagamenti delle bollette. Un tema che Asvicom, l'associazione di categoria, sta seguendo direttamente. "La norma di calcolo della tassa sui rifiuti è cambiata - spiega il presidente Asvicom Lodi, Vittorio Codeluppi -. Le tutele legate all'emergenza sanitaria sono terminate. E ora si parla del pagamento della Tari 2022 in un'unica tranche. Una spesa non da poco. Una soluzione potrebbe arrivare attraverso un ennesimo stop ai pagamenti anche per questi mesi".