Brembio, 3 aprile 2022 - “Pezzi” della maggioranza del sindaco Giampietro Tonani pronti a votare una mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino. Svolta clamorosa ad una settimana dal Consiglio comunale del 25 marzo scorso con il quale alcuni elementi della maggioranza, esterni all’assise, avevano chiesto a gran voce le dimissioni di Tonani il quale avrebbe replicato ("Sfiduciatemi, allora", la sua risposta), ribadendo poco dopo di essere pronto ad andarsene e chiedendo nel contempo alla segretaria comunale di annotare la sua volontà. Ieri mattina la minoranza del gruppo “Brembio Unita e Solidale“, Claudio Corbellini, Sara Pomati e Roberta Scuotto, ed un consigliere della maggioranza di “Cittadini in Comune“, Giovanni Madonini hanno sottoscritto una mozione di sfiducia, protocollandola agli uffici di Palazzo Andreani.
La presenza come firmatario di un elemento della squadra del sindaco dimostra probabilmente l’insofferenza che cova anche tra i banchi di chi governa il piccolo paese della Bassa. Ora il testo dovrà essere necessariamente discusso in una seduta di Consiglio comunale entro i prossimi trenta giorni e, in quella sede, si vedrà se il fronte della maggioranza si unirà o meno a quello della minoranza. In questa settimana però sulla vicenda è calato il silenzio: Tonani non ha messo nero su bianco la sua volontà di andarsene e già dopo la seduta del Consiglio comunale scorso aveva ribadito di "dover riflettere" e che "non avrebbe rilasciato dichiarazioni".
Duro il contenuto della mozione. "È evidente la disgregazione della maggioranza stessa che è rimasta in silenzio di fronte alle possibili ed imminenti dimissioni del sindaco il quale risulta spesso assente, introvabile, difficile da rintracciare e contattare direttamente dai consiglieri, dalla cittadinanza e dagli amministratori dei paesi a noi vicini coi quali collaboriamo – si legge –. Progetti che non avranno mai luce (vedi il poliambulatorio) o non condivisi con nessuno (vedere il semaforo di via Monte Grappa) sono solo alcuni degli aspetti che rendono insostenibile la situazione".