LUCA PACCHIARINI
Politica

Cavalcavia alla Faustina, ponte da venti milioni: “Così finirà il caos”

Il ministero dell’Ambiente: avviato l’iter di assoggettabilità alla Via

Il sindaco di Lodi Andrea Furegato è ottimista sull’iter del progetto del cavalcavia alla Faustina

Il sindaco di Lodi Andrea Furegato è ottimista sull’iter del progetto del cavalcavia alla Faustina

Lodi – Luce in fondo al tunnel per il progetto del cavalcavia alla Faustina, all’altezza della rotonda dell’ingresso di Lodi in via San Colombano. Il ministero dell’Ambiente ha comunicato alla Provincia e al Comune di Lodi l’avvio della verifica di assoggettabilità alla valutazione dell’impatto ambientale (Via) del progetto definitivo. “È un primo passo avanti importante dopo che era stato inserito il progetto, ma non finanziato, da parte di Anas: si tratta dell’avvio formale della progettazione – spiega il sindaco di Lodi, Andrea Furegato –. Quando l’intervento sarà concluso, una parte significativa della città ne trarrà un beneficio viabilistico molto rilevante tenuto anche conto che si tratta di un incrocio di importanza sovracomunale. Tutti i successivi passi, che stiamo facendo insieme con la Provincia, dovranno, una volta conclusa la Via, verificare lo stato e la configurazione dell’opera; poi occorrerà elaborare il quadro economico e trovare le risorse”.

L’importo dovrebbe essere di circa venti milioni di euro. Il programma prevede due anni di lavori e si punterà a tenere sempre aperta la strada durante il periodo del cantiere. L’obiettivo finale è diluire meglio il passaggio delle vetture di uno svincolo particolarmente trafficato che vede il transito di migliaia di veicoli al giorno.  Si pensa quindi ad un cavalcavia di 80 metri, che colleghi la via Emilia da est verso ovest. Sotto il ponte sorgerà una rotonda per collegare via San Colombano alla provinciale 23, con corsie di immissione per chi volesse imboccare la via Emilia. “Si tratta di un progetto che i lodigiani ricordano bene: se ne parla a più riprese, addirittura dalla Giunta Cancellato, degli anni ’80, ma ora forse siamo sulla strada buona – sottolinea Furegato –. Sul piatto c’è finalmente un progetto vero e proprio. Ora c’è qualcosa di concreto in mano anche se siamo consapevoli che l’iter è ancora molto lungo”.