
Nella foto pubblicata sul profilo social del neonato movimento anche Paolo Grimoldi, ex segretario della Lega
Fombio (Lodi) – La fronda leghista comincia a muovere i primi passi anche nel Lodigiano. L’altra sera in un locale di Fombio, nella profonda Bassa, si sono ritrovati i primi attivisti di Patto per il Nord, il movimento nato nel 2024 sulla spinta dei fondatori, volti noti della Lega Lombarda nata alla fine degli anni Ottanta: da Umberto Bossi a Mario Borghezio, da Giuseppe Leoni a Giancarlo Pagliarini solo per citarne alcuni.
Più che di secessione dalla Lega di Salvini, i militanti preferiscono parlare di ritorno alle origini, a un partito che parli di Nord e al Nord. Venerdì sera si sono ritrovati una quindicina di aderenti per parlare delle prossime sfide, degli appuntamenti già messi in calendario ma anche di suddivisione di compiti e di incarichi da assegnare per far conoscere il nuovo movimento sul territorio e cominciare a spiegare le proprie idee, proseguendo nel proselitismo.
Il coordinatore provinciale, in questa prima fase, sarà Flavio Parmesani, storico militante leghista ed ex sindaco di Casalpusterlengo a soli 33 anni dal 2009 al 2014. Mentre venerdì a Fombio c’era anche Paolo Grimoldi, per anni segretario della Lega Lombarda e più volte parlamentare. Tra la quindicina di partecipanti, militanti leghisti storici di Codogno, Casalpusterlengo, Fombio, Lodi e Borghetto ma, giurano i nuovi aderenti al Patto per il Nord, la diaspora è appena cominciata perché i “mal di pancia“ tra i salviniani sono parecchi.
Oltre a Parmesani, che al momento non ha incarichi diretti, nella foto pubblicata sul profilo social del neonato movimento spicca anche Enrico Sansotera, attuale presidente del Consiglio comunale di Codogno nonché ex assessore dal 2026 a 2011. Il problema è che il Consiglio federale leghista ha deliberato che l’adesione e la partecipazione attiva al nuovo organismo comporterà l’espulsione dalla Lega. “Sono molti gli scontenti che guardano al nostro progetto. Noi vogliamo tornare alle origini, visto che dei problemi del Nord non se ne parla più. Vogliamo che le nostre risorse e le nostre tasse rimangano qui per finanziare i nostri servizi, non il Ponte di Messina”, spiega Parmesani.
La volontà è di cominciare subito a farsi conoscere sul territorio e la prima sfida potrebbero essere le elezioni comunali di Santo Stefano Lodigiano, dove Patto per il Nord presenterà una lista con il proprio simbolo.