Lodi - Francesco Passerini, presidente uscente della Provincia di Lodi, pronto a tentare il bis, traccia un bilancio del suo mandato alla guida di Palazzo San Cristoforo. "Ci siamo concentrati molto sulla riorganizzazione di un ente che, al mio insediamento, nel 2018, quasi non sapeva se sarebbe riuscito a chiudere il bilancio. Di risorse in spesa corrente ne sono arrivate poche. Ma il lavoro di riordino, sistemazione e rilancio della Provincia è comunque ben riuscito!" sottoliena subito. "Guardiamo avanti – aggiunge –, abbiamo sfide importanti da affrontare. E speriamo che la riforma degli enti locali vada in porto e si torni ad avere un arco costituzionale definito". L’amministrazione provinciale Passerini pensa che, con i progetti, si debba dare valore aggiunto a tutto il territorio. "È stato fatto il massimo, dato il contesto, ma ci siamo comunque concentrati a 360 gradi su progettazione, impiantistica e collaborazioni coi Comuni".
La Provincia lavora con dotazione organica post legge Delrio, quando si pensava fosse un ente in liquidazione "e quindi servirebbero persone in più per avere ancora più efficienza, rapidità di interventi – auspica il 37enne –. Oggi il personale cerca comunque di fare il massimo. E per trovare fondi, noi sfruttiamo bandi ministeriali e regionali e linee di finanziamento, altrimenti sarebbe impossibile fare qualsiasi cosa". Sul fronte della sicurezza stradale, sono stati investiti 6 milioni di euro in tre anni e programmati lavori, fino a quasi 14 milioni di euro totali, entro il 2023. Mesi fa è stato concluso l’allargamento, primo lotto dei lavori, della provinciale 591 Codogno–Castiglione, ma ora si dovrà pensare a rifare il restante tratto. Nel 2022 sono anche previsti: la realizzazione di due rotatorie a San Rocco e Guardamiglio; la messa in sicurezza della provinciale 234 di Orio Litta; la riqualificazione della sp 107 a Livraga; rifacimento giunti tra la sp 235 e la sp 234, ma anche sulle provinciali 16,115, 125, 169 e 591; interventi sui ponti delle provinciali 125 a Graffignana, 126 a Codogno, 169 a Cavenago; manutenzione straordinaria delle ciclabili e di ponti vari lungo la rete provinciale. Sono stati poi messi in campo 400mila euro per diagnosi riferite a ponti del Lodigiano. "In quelli con maggiori afflusso in futuro metteremo sensori per verificarne lo stato" anticipa. Tanto è stato fatto anche per l’edilizia scolastica, con un sogno nel cassetto che riguarda l’Einaudi e per cui c’è già un progetto: "Va totalmente rifatto, nella sua attuale sede. Ma occorrono circa 23milioni di euro e da soli sarebbe impossibile agire – conclude –. È una struttura adattata a scuola. Meglio sarebbe trovare una soluzione nuova".