Come è nato il mito degli 883? Come hanno fatto Max Pezzali e Mauro Repetto a partire dalla placida provincia lombarda degli anni Novanta e conquistare, hit dopo hit, i palchi di tutta Italia? Quando si parla di 883, in realtà, si parla di qualcosa di profondamente radicato nella cultura popolare italiana. Dall’uscita di “Hanno ucciso l’Uomo Ragno” sono passati tre decenni, eppure ancora oggi i bambini conoscono a memoria il testo di questa canzone, complice il legame (senza tempo) con il mondo dei fumetti. Come mai? E come è nato il mito?
La nuova serie Sky, 'Hanno ucciso l'uomo ragno - la leggendaria storia degli 883', vuole raccontarci (anche) questo. Partendo dal giovane Max Pezzali, talentuoso ma con tutti i dubbi e le incertezze della sua età. Come spesso accade in questi casi, la magia nasce per caso. Nel nuovo trailer uscito oggi si vedono le prime immagini dell’incontro tra Max e Mauro, tra i banchi di scuola del liceo. Due caratteri diversi, due personalità complementari che insieme portano a un mix esplosivo. “Quante persone conosci che sono diventate cantanti?” domanda Pezzali al nuovo amico. E qui entra in campo Repetto, con la sua forza trascinante. Tra primi amori, Harley Davidson e il debutto live arriva la scelta di quel nome, iconico: 883. Il resto è storia.
La serie - una produzione Sky Studios e Groenlandia (società del Gruppo Banijay), prodotta da Matteo Rovere e Sydney Sibilia - è una dramedy in otto episodi. Protagonisti Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli (Il filo invisibile, Gli sdraiati, Vostro Onore) rispettivamente nei panni di Max Pezzali e Mauro Repetto. Per vederla bisognerà attendere questo autunno: l’uscita è prevista l’11 ottobre.