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Aurora Ramazzotti si racconta senza filtri, mamma Michelle Hunziker: “Fiera della donna che sei diventata”

Ospite del podcast “Passa dal Bsmt” ha parlato della scelta di non mostrare il figlio Cesare sui social (“noi genitori abbiamo il dovere di proteggerli anche nel digitale”), dell'incontro con Goffredo, dei momenti di crisi (“ho pensato di mollare tutto”) e delle nuove consapevolezze. “Io sono orgogliosa delle mie radici, la differenza la fa la riconoscenza: la consapevolezza e la capacità di restituire”

Aurora Ramazzotti ospite di Gianluca Gazzoli su "Passa dal Bsmt", a destra il messaggio di Michelle Hunziker (Instagram @therealauroragram e @therealhunzigram)

Aurora Ramazzotti ospite di Gianluca Gazzoli su "Passa dal Bsmt", a destra il messaggio di Michelle Hunziker (Instagram @therealauroragram e @therealhunzigram)

Milano, 4 febbraio 2025 – “Fiera della donna che sei diventata, hai toccato tematiche molto importanti con intelligenza e maturità” sui social Michelle Hunziker ha fatto i complimenti ad Aurora Ramazzotti, che è stata protagonista dell’ultima puntata di “Passa dal Bsmt”, il podcast di Gianluca Gazzoli. “Con te è sempre facile sentirsi al sicuro – ha detto la stessa Aurora ringraziando il conduttore per la lunga chiacchierata -. Mi sono aperta molto e spero che apprezziate questa parte di me” ha spiegato commentando la puntata con i suoi follower. 

La (nuova) vita da mamma

In realtà, come spiegato all’inizio del podcast, per Aurora Ramazzotti non è stata la prima volta: era già stata ospite di Gazzoli, che l’ha ringraziata “per aver creduto fin dall’inizio” in “Passa dal Bsmt”. Da quelle prime “incursioni” è passato qualche anno: nel frattempo la vita di Aurora è cambiata, anche grazie all’arrivo del piccolo Cesare. “Non mi sono mai sentita una mamma giovanissima – ha spiegato Aurora, diventata madre a 26 anni–. Anche perché mia mamma Michelle mi ha avuta a 19 anni quindi per me il riferimento è quello”. Aurora ha anche parlato di quando ha comunicato al padre Eros Ramazzotti che sarebbe diventato nonno: “Ho preso la maglietta con la scritta “nonno” e la barra di caricamento in progress. All’inizio non ha capito poi è crollato sul divano emozionato”. 

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L’incontro con Goffredo

Nel corso della lunga conversazione con Gazzoli la primogenita di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti ha parlato dell’amore con Goffredo Cerza. "Goffredo inizialmente l’ho notato sui social della mia migliore amica, Sara Daniele (figlia di Pino Daniele, definita una vera e propria “sorella”) – ha raccontato –. Per un certo periodo, per la me stessa di allora, lui era ‘troppo’”. Poi i primi incontri e quella volontà immediata di costruire insieme, di diventare una coppia vera. “Devo dire che però è stato tutto naturale, non c’è mai stata fatica” ha sottolineato.  

Le scelta di non mostrare il figlio sui social

Aurora Ramazzotti ha anche parlato dell’ambiente digitale. “Mi sto documentando perché mio figlio crescerà in questo mondo digitale e perché è in corso un cambiamento sociale mai avvenuto prima nella storia. Come genitori dobbiamo imparare, informarci, guardare i dati”. Da quando è diventata madre Aurora non ha mai voluto mostrare il volto del piccolo Cesare sui social: "È un regalo che gli faccio perché potrà scegliere lui cosa fare. Trovo che sia giusto tutelare la loro privacy. Non vorrei che tutti riconoscessero la faccia di mio figlio” ha sottolineato, aprendo poi a una riflessione più ampia.

"Abbiamo smesso di far esplorare il mondo ai nostri figli perché abbiamo paura ma li proteggiamo meno nel mondo digitale”

Abbiamo smesso di far esplorare il mondo ai nostri figli perché abbiamo paura ma li proteggiamo meno nel mondo digitale, dove ci sono tanti pericoli. Non posso giudicare gli altri ma non posso fare finta che queste dinamiche non esistano. Se posso fare un appello: pensateci due vole volte prima di metterli sui social perché stiamo crescendo una generazione di bambini che subiranno le conseguenze della nostra leggerezza e del nostro ego. Poi io non voglio giudicare, perché ovviamente ognuno è libero di fare come vuole. Ma a mio parere non dobbiamo non esagerare, dobbiamo proteggerli. Il web può essere salvifico, non va demonizzato. Ci vuole equilibrio ma noi come genitori abbiamo il dovere di ricordarci che abbiamo responsabilità anche in questo”.

Il caso catcalling 

"Ogni volta che ho detto una cosa polemica è stato perché avevo bisogno di farlo – ha detto ricordando quando affrontò il tema del catcalling-. Quando i miei contenuti sono diventati virali è sempre stato per impeti spontanei, io non sono una stratega e nemmeno la numero uno a fare queste cose. Non passo la mia vita al telefono, vivo nel presente. Ormai i  social sono una trincea, io non ho mai avuto l’approccio di pianificare contenuti”. 

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Crescere con due genitori come Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker

“Io non mi paragono ad altre persone che sono entrate in questo mondo. La mia vita non è cambiata improvvisamente, le cose le ho imparate crescendo e guardando l’esempio dei miei genitori. Dove trovo la mia motivazione? La trazione è la passione, la consapevolezza di essere sulla strada giusta e che non vorrei fare altro”. 

Il momento di crisi

“L’anno prima della gravidanza è stato l’anno più brutto nella mia vita probabilmente. A volte queste cose magari non le diciamo perché non vogliamo mancare di rispetto a chi affronta altre avversità, non vuoi lamentarti o fare la vittima perché sai che non sei nella posizione di farlo" ha spiegato. ”Ho avuto una crisi di identità e mi sono chiesta se avessi dovuto fare altro. Ho avuto nel mio percorso lavorativo anche delle sconfitte, a volte il feedback era negativo, vedevo solo il negativo. Pensavo che mi odiassero tutti. E io tendenzialmente sono una positiva. Poi ho cambiato percorso, ho cercato di riscrivere la mia identità digitale e ripartire da lì. In più sono rimasta incinta e mi sono concentrata su quello. L’arrivo di Cesare  ha cambiato la mia prospettiva. Io voglio essere fiera delle mie radici, voglio poter dire che sono qui grazie a quello che mi ha portato qui oggi. La differenza per me la fa la riconoscenza, la consapevolezza e la capacità di restituire”