
Max Pezzali e i Pinguini Tattici Nucleari insieme in "Bottiglie vuote" (foto Instagram @maxpezzali)
Milano, 31 marzo 2025 – In queste ore sui social si parla di un featuring speciale (e tutto lombardo). Una collaborazione tra un artista pavese dalla carriera trentennale e un gruppo bergamasco che negli ultimi anni sta riempendo palazzetti e stadi (vedi alla voce San Siro). Stiamo parlando ovviamente di Max Pezzali e dei Pinguini Tattici Nucleari. A far accendere l’entusiasmo dei fan ci ha pensato inizialmente un post su Instagram con un “misterioso” video dove si vedeva una mano ripescare una bottiglia con dentro un messaggio: un disegno (versione videogame anni Novanta) di quelli che sono a tutti gli effetti Max e i Pinguini, seduti attorno a un falò in un bosco.

Il giallo è stato svelato oggi: Pezzali e i Pinguini canteranno insieme di 'Bottiglie Vuote'. Il brano, già presente nell'album 'Hello World' della band bergamasca, uscito lo scorso dicembre, sarà infatti disponibile in una nuova versione con la voce di Max Pezzali a partire dall'11 aprile. Un’inedita alchimia. Del resto, pur appartenendo a due generazioni diverse, Max Pezzali e i Pinguini Tattici Nucleari hanno molto in comune, a partire dalle radici nella provincia lombarda (pavese per Max, bergamasca per la band che ha come frontman Riccardo Zanotti) e nella capacità di raccontare la vita quotidiana di tutti noi. Chi è cresciuto con hit epocali come “Gli anni”, “Con un deca”, “Come mai” può ritrovare (in parte) quel mood in canzoni anch’esse diventate un inno generazionale come “Ridere”, “Giovani wannabe”, “Ringo Starr”. Amori finiti, amori che devono iniziare, l’amicizia come bussola, i legami che cambiano perché si prendono strade diverse. Perché si cresce, si vive.

Max Pezzali, va anche detto, non ha mai nascosto il suo endorsement alla band, dicendo in diverse occasioni di vedere nei Ptn degli “eredi” ideali. E, parallelamente, i Pinguini hanno sempre espresso la massima stima per l’artista pavese che, per chi oggi ha 30-40 anni (e non solo), è un punto di riferimento saldo e quasi inevitabile. “Ammiro molto il modo di scrivere di Riccardo Zanotti, mi piace il loro approccio a questo lavoro, un approccio estremamente semplice, senza troppe sovrastrutture” ha detto l’ex 883 in una intervista a Radio 105. E ora è arrivato il momento di dare forma a questo rapporto di amicizia e affinità artistica. Per la gioia dei fan (da entrambi i lati). Un progetto che arriva dopo la “seconda primavera” di Max Pezzali e dopo cinque anni di inarrestabile crescita per I Pinguini, a partire dal Festival di Sanremo 2020, che li ha fatti conoscere (e amare).
