TERESA SCARCELLA
Magazine

Ghali e il cancro della madre tornato per la terza volta: “Ho avuto paura, mi sentivo solo”

“Niente panico” è il singolo della nuova canzone di Ghali, uscita ieri. E’ una carezza a chi sta passando un momento difficile, è la condivisione di uno stato d’animo che può avere forme e motivi diversi e può trovare conforto. E’, a detta sua, la canzone più importante della sua vita

Progetto senza titolo - 1

Ghali, il nuovo singolo "Niente panico" e le parole per la madre operata per il cancro

Indistruttibili. E’ così che le mamme appaiono agli occhi di noi figli/e. Ma non lo sono: hanno le loro fragilità, si ammalano e quando cade quel velo, quel mantello da supereroine, fa così tanto rumore che il pavimento trema sotto i nostri piedi e la paura di cadere nel vuoto prende il sopravvento. 

"Niente panico” è il nuovo singolo di Ghali. E’ una carezza sul viso, un abbraccio caloroso che si è concesso quando la madre si è operata, dopo che il cancro è tornato per la terza volta. 

“Quando ci siamo svegliati quella mattina, il cielo era grigio. Mia mamma si è messa a pregare e mentre lo faceva piangeva e io riuscivo a sentire le sue lacrime piombare sul tappeto – scrive il cantante su Instagram – La paura che mia mamma non riuscisse a superare l’operazione era sempre più forte. In quei giorni mi facevo mille domande: cosa dovrei fare prima che entri in sala operatoria? Come devo passare questi ultimi giorni con lei? Dovremmo guardare dei film insieme? Basteranno le preghiere che abbiamo fatto insieme ? Come affronterò il tour in arrivo ? Ha senso che io stia scrollando tik tok? E se me ne pentissi? A cosa servono tutti sti soldi e questo successo? Ho pensando più volte di smettere di fare musica e lo gridavo spesso in faccia a mia madre. Quei giorni mi sentivo solo”.

E per alleviare quella solitudine Ghali racconta che un giorno, nel viavai ospedaliero, è uscito fuori e ha ascoltato “Niente panico”. 

“Mi emoziono e faccio sempre fatica a trattenere le mie lacrime quando ascolto questo brano, ma quella volta è stato particolarmente intenso. Il vento intorno a me si sollevò, ho sentito una carezza e le mie lacrime scivolavano sul viso fino a finire sul prato, i cespugli intorno si muovevano. In quei giorni ho avuto tanta paura, ma grazie a Dio l’operazione è andata bene. Quel giorno ho capito di aver scritto una cura, e per questo è la canzone più importante della mia vita". 

Una cura, una carezza, che non tiene per sé, ma la rivolge a chi sta passando un momento difficile. “Dedico questa canzone a chiunque stia passando un momento in balia della paura”.

Mi è bastata ascoltarla solo una volta per sentirla già un po’ mia.