CRISTIANA MARIANI
Magazine

Mida, da Amici al palco dei live: “Non vedo l’ora di dare emozioni”

Due milioni di ascoltatori mensili su Spotify e doppio disco di platino per il cantautore milanese

Christian Mida, 25 anni, ha partecipato all’ultima edizione di Amici

Christian Mida, 25 anni, nato a Caracas ma milanese d’adozione e nel DNA, ha partecipato all’ultima edizione di Amici

Milano – Christian Mida, 25 anni, nato a Caracas ma milanese d’adozione e nel DNA, ha partecipato senza vincere all’ultima edizione di Amici. La vittoria però è arrivata per la sua musica. Con quella ‘Rossofuoco’ che già quando il cantautore era all’interno del talent show era entrata a far parte delle playlist di milioni di ascoltatori. E con l’ep ‘Il sole dentro’ che sta riscuotendo un grande successo.

Christian, che estate sta vivendo?

“Un’estate frenetica, ma che nella mia vita ho ricercato tanto. È un momento positivo, sono consapevole della fase che sta vivendo la mia vita e la carriera”.

Ad Amici, spesso si toglieva gli in-ear monitor (auricolari che si usano per riuscire a seguire la musica come se fossero in studio, ndr) durante le esibizioni per sentire meglio il pubblico cantare. Cosa prova quando sente i fan cantare i suoi brani?

“Togliere gli in-ear per godermi quel momento è una cosa che faccio spesso. Trovo quasi strano dare per scontato che il pubblico sappia le tue canzoni e le canti insieme a te. Quando ho quel tipo di risposta da chi mi ascolta, vorrei sempre sentire tutti. È un’emozione unica”.

Il dibattito sull’utilizzo dell’autotune è sempre molto acceso, lei che lo usa cosa ne pensa?

“Ci sono modi e modi di usarlo. Si può fare l’uso che se ne vuole: è uno strumento che esiste e un modo per dare effetti anche utili alla voce. Io scelgo di usarlo, nonostante continui in parallelo a lavorare sulla mia vocalità: questo significa che non viene impiegato soltanto da chi non ha intenzione di studiare o non ha doti per cantare. Anche prima di partecipare ad Amici cercavo sempre di studiare. Non penso che smetterò di usare l’autotune, anche perché suona molto moderno, continuerò a a studiare per migliorarmi”.

Quale è stato l’aspetto più bello di Amici e quello che avrebbe voluto che andasse diversamente?

“Ogni percorso è giusto nel modo in cui è andato, perché ogni episodio ci insegna qualcosa. Quindi non avrei voluto cambiare niente. Il momento più bello? Quando mi hanno dato la maglia della finale. Sapevo di meritarla, ho lottato tanto per farlo capire anche agli altri”.

All’interno del talent show la sua musica ha iniziato a prendere una piega un po’ più “latina”, continuerà?

“Entro fine anno ci saranno novità anche da quel punto di vista”.

A dicembre sarà sul palco per due date live, già soldout. Paura?

“No, sono molto concentrato. Non vedo l’ora di poter donare emozioni a chi viene a sostenere il mio sogno”.