Mira Brtka, l’impegno civile dell’artista serba in mostra a Roma: “Il futuro è dietro di noi”

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea dedica una retrospettiva alla poliedrica pittrice e scenogragfa scomparsa nel 2012

Roma, 11 luglio 2024 - ‘Il futuro è dietro di noi’. È il tema della mostra dedicata alle opere di Mira Brtka, l’artista serba scomparsa nel 2012 che ha ‘raccontato’ l’impegno civile con immagini potenti. Le sue opere sono esposte alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, dall’11 luglio all’8 settembre.

“La mostra svela il rapporto con la Città Eterna dell’artista balcanica, che mantiene sempre saldo un forte legame con la Capitale, anche dopo il 1970, quando rientra in Jugoslavia”, spiega Cristina Mazzantini, direttrice della Galleria.

Due opere dell'artista serba Mira Brtka in mostra alla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma
Due opere dell'artista serba Mira Brtka in mostra alla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma

Chi è Mira Brtka

Nata nel 1930 a Novi Banovci, Mira Brtka si diploma nell’Accademia di teatro e arte cinematografica di Belgrado e inizia il suo percorso professionale nel cinema, una passione che la porta nel 1959 a Roma. Qui si diploma nel 1963 all’Accademia delle Belle Arti e conosce Giulio Carlo Argan, in un clima di fermento artistico-culturale che sfocia poi nell’impegno civile.

L’artista fa parte del gruppo internazionale ‘Illumination’, insieme al maestro giapponese Nobuya Abe, e frequenta Cinecittà lavorando come scenografa e assistente alla regia di registi importanti come Alberto Lattuada, Pietro Germi e Paolo Pietrangeli. Brtka diventa poi protagonista delle battaglie sociali e culturali del 1968 e nel 1975, attraverso l’adesione al ‘Bureau for Preventive Imagination’.

La mostra: 100 opere imperdibili

Il futuro è dietro di noi’ è il titolo dell’esposizione dedicata all'artista serba Mira Brtka. Inquadrata nell’Accordo di cooperazione culturale e di istruzione tra il Governo della Repubblica di Serbia e l’Italia, la mostra offre una retrospettiva completa del lavoro di Brtka con cento opere, tra pittura, scultura e alcuni costumi di scena. La mostra è curata da Angelo Bucarelli e da Miroslav Rodic e Ludovica Rossi Purini, l’allestimento è di Franco Purini.

“La mostra fa rivivere, in questo modo, anche la storia della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, allora al centro di un mondo in cui arte, cinema e moda si intrecciavano, trasformando a poco a poco lo scenario della ‘Dolce vita’ nel palcoscenico delle battaglie socio-culturali del Sessantotto, dal secondo femminismo sino all’attivismo”, conclude Cristina Mazzantini, a capo della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.