Mantova -- Showcooking, degustazioni guidate, laboratori e sfide tra maestri pasticceri: Mantova celebra il dolce simbolo della città e gli altri dolci virgiliani. Dal 13 al 15 ottobre 2023 al PalaVirgilio, una tensostruttura allestita in piazza Leon Battista Alberti, si svolgerà la seconda edizione del festival ‘Sbrisolona&co’ promosso da Confcommercio Mantova con il patrocinio del Comune e della Camera di Commercio di Mantova, il contributo di Regione Lombardia.
La protagonista sarà la regina della tradizione dolciaria mantovana, la Sbrisolona, una torta fatta di briciole (da cui prende il nome), le cui origini risalgono a prima del ‘600, quando arrivò alla corte dei Gonzaga. Ma durante la manifestazione si potranno scoprire e assaggiare anche gli altri dolci tipici di Mantova. Dall'anello di Monaco, soffice lievitato con un ripieno di mandorle e nocciole tostate e una spessa glassa zuccherina, alla torta delle rose, le cui origini risalgono al 1490, quando fu inventata in occasione delle nozze di Francesco Gonzaga con Isabella d’Este. Non a caso, richiama un bouquet floreale e fu così apprezzata da diventare un dolce tipico di Mantova. Ci saranno anche la torta greca, a base di mandorle, deve il suo nome a un pasticcere ebreo giunto da Salonicco, che la introdusse in città. E la torta Elvezia, con i suoi tre strati, importata alla fine del’700 dai pasticceri svizzeri Putscher, trasferitisi a Mantova dal Cantone tedesco. La pasticceria mantovana è talmente ricca che può accontentare anche anche gli intolleranti alglutine grazie alla torta sabbiosa che è senza di glutine ma comunque gustosa: non a caso è detta anche torta del 3, per la grammatura dei vari ingredienti impiegati per prepararla.
Spazio poi alle premiazioni: per l’edizione 2023 il premio Virgilio di Zucchero, un riconoscimento che vuole premiare il lustro e la fama che un pasticcere ha portato al territorio mantovano, verrà conferito a Giovanni Comparini, titolare della storica pasticceria La Tur dal Sücar nata nel lontano 1950 dal signor Alceo Spagna. La sua più grande intuizione è stata quella di coniugare tradizione e innovazione nella lavorazione dei prodotti, sempre e solo con materie prime di altissima qualità, rendendo la sua pasticceria una delle più rinomate del territorio mantovano. Sarà invece Roberto Boninsegna a ricevere il premio Gemma dei Gonzaga, riconoscimento che vuole valorizzare le qualità, l’opera e l’impegno di chi ha contribuito a dare lustro al territorio mantovano sia a livello nazionale che internazionale attraverso la propria attività sportiva e professionale, oltre che umana.
Boninsegna è un dirigente sportivo, ex calciatore e allenatore nato a Mantova il 13 novembre 1943, vice-campione mondiale nel1970 con la nazionale italiana. Durante la premiazione si terrà un’intervista grazie alla quale il pubblico sarà accompagnato in un viaggio nella sua carriera di sfide e grandi successi, dove non mancheranno anche curiosità, per esempio il suo legame con i dolci mantovani.
Per tre giorni gli angoli più suggestivi del centro saranno poi animati da spettacoli e intrattenimenti, come mostre, itinerari turistici, tavole rotonde, convegni. Gli spazi espositivi in piazza Sordello saranno aperti dalle 9 alle 20: sarà possibile degustare, acquistare e scoprire i dolci tipici del territorio, prodotti le migliori aziende produttrici di dolci tradizionali Se volete approfittare del festival per visitare la città è possibile partecipare ad uno degli itinerari turistici proposti da "Mantova a tavola": una passeggiata che da Palazzo Ducale, attraversando la città, fino alle Pescherie di Giulio Romano, porta alla scoperta delle sue bellezze e alla conoscenza della sua cucina al “Un percorso di zucchero, cuochi, perdute ricette e pasticceri svizzeri”, una visita al centro storico dedicata alle pasticcerie e alle ricette dal Rinascimento. Il calendario completo degli eventi su www.sbrisolonafestival.it. Fate attenzione perché per partecipare ad alcuni appuntamenti è richiesta la prenotazione.
Storia della sbrisolona e varianti
La torta sbrisolona nata prima del ‘600 nel mantovano viene chiamata anche la “torta delle tre tazze” essendo l’indice di misura degli ingredienti di cui è composta ovvero farina (bianca e gialla), zucchero e mandorle tritate in egual misura, prevede una lavorazione veloce con la punta delle dita che consente di ottenere un composto sabbioso mantenendo il suo aspetto sbriciolato anche dopo la cottura al punto che lo si può spezzare con le mani, come fosse un biscotto.
Nel tempo il dolce è stato modificato e sono state sfornare diverse varianti in base ai gusti, dalla sbrisolona al cioccolato o alle nocciole ma anche con liquore all’arancia oppure noci, nocciole e rhum o ancora mandorle e liquore di amaretto. C’è anche una versione estiva particolarmente fresca realizzata con la crema al limone. Ma la fantasia in cucina, si sa, a volte porte a modificare anche la consistenza, così è possibile trovare sbrisolone con un cuore più morbido, al quale sono state aggiunge confetture o la ricotta.