REDAZIONE MANTOVA

Asola, sedicenne infila la scacciacani in bocca a un ragazzo e spara: tre denti rotti

L'aggressione al culmine di una lite a bordo di un pullman sotto gli occhi di decine di studenti e dei passeggeri terrorizzati. Denunciato il giovane

Una pistola scacciacani: quella che ha usato il pregiudicato per minacciare l'automobilista era priva del tappo rosso

Una pistola scacciacani: quella che ha usato il 16enne

Asola (Mantova), 24 novembre 2024 – Gli infila la pistola scacciacani in bocca e spara a salve. Vittima un ragazzo di 17 anni, gravemente ferito da un sedicenne mentre entrambi si trovavano a bordo di un pullman ad Asola, in provincia di Mantova. Il rinculo provocato dai due colpi sparati a salve gli ha rotto tre denti e causato un grave trauma facciale. E' successo venerdì intorno alle 14 e 30 sul bus extraurbano diretto a Rivarolo e che si era appena fermato davanti all'istituto superiore "Falcone" della cittadina a una quarantina di chilometri dal capoluogo.

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Il sedicenne si è scagliato contro il quasi coetaneo prima insultandolo, poi ha estratto dalla tasca del giubbotto la scacciacani, gliel'ha messa in bocca e ha premuto il grilletto. Il diciassettenne si è accasciato sul pavimento del bus sanguinante e dolorante. L'autista è subito intervenuto per soccorrerlo e dare l'allarme. Una scena terrificante, a cui hanno assistito sia le persone a bordo del mezzo, che in preda al panico si sono messe a urlare, sia i tanti studenti presenti in quel momento alla fermata.

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Le indagini

Sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri. L'aggressore (italiano) - di Canneto sull'Oglio come il 17enne - dopo un tentativo di fuga è stato rintracciato e fermato dai militari dell'Arma. E' riuscito tuttavia a disfarsi dell'arma gettandola in un fosso. E' stato denunciato a piede libero per lesioni aggravate, mentre un'inchiesta - coordinata dal comandante del reparto operativo di Mantova Giorgio Feola - dovrà ora fare chiarezza su ogni aspetto della vicenda. Acquisiti i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona e sentite le testimonianze degli studenti che hanno assistito al raptus di violenza, si tratterà di capire cosa abbia scatenato la furia del baby sparatore e se questi, com'è in realtà probabile, sia andato a scuola già armato. Soprattutto andrà chiarito come abbia fatto a procurarsi una scacciacani, visto che pur non essendo richiesto il porto d'armi per detenerla è però necessario essere maggiorenni. Il diciassettenne dopo le cure dei medici dell'ospedale "Poma" di Mantova è fuori pericolo.