Bagnolo San Vito, ruba un’auto per andare dalla ex fidanzata a Quistello: rintracciato e arrestato

Nei guai un 45enne bergamasco accusato di furto aggravato. L’uomo avrebbe preso la vettura perché non passavano mezzi pubblici. Costretto a chiedere informazioni stradali, è stato localizzato rapidamente

I carabinieri di Quistello, nel Mantovano

I carabinieri di Quistello, nel Mantovano

Mantova, 8 ottobre 2024 –  Era arrivato a Bagnolo San Vito ed era diretto a Quistello, ma i mezzi pubblici non passavano e così ha deciso di rubare una vettura riducente i tempi di attesa. Per questo, un 45enne bergamasco, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato con l’accusa di furto aggravato.

Stando alla ricostruzione di carabinieri, l’uomo, giunto a Bagnolo San Vito nel pomeriggio di ieri e diretto a Quistello, non avendo trovato mezzi pubblici che lo conducessero dalla sua ex, ha approfittato di un momento di distrazione di una signora che aveva temporaneamente parcheggiato una Peugeot in strada lasciando le chiavi inserite nel quadro di accensione.

Il 45enne è salito in macchina ed è partito, ma la sua mossa non è sfuggita ad alcuni passanti che hanno subito avvisato i Carabinieri della zona. Nonostante il furto sembrasse concluso con successo, la scarsa familiarità del 45enne con il territorio gli ha creato subito qualche problema di orientamento. 

Il ladro d’auto, non conoscitore della zona, dopo essersi impossessato dell’autovettura, si è trovato costretto a chiedere informazioni a dei passanti in quanto non sapeva raggiungere il comune di Quistello. Questo ulteriore passo falso ha facilitato il compito delle forze dell'ordine. I Carabinieri di Quistello, avvertiti dai colleghi di Bagnolo San Vito, hanno localizzato rapidamente l’auto segnalata.

Il bergamasco è stato intercettato e, anziché raggiungere la tanto desiderata meta, è stato condotto direttamente alla caserma dei Carabinieri di Quistello. Qui è stato formalmente dichiarato in stato di arresto per furto aggravato.

Nella mattinata di oggi, il 45enne è stato condotto in Tribunale a Mantova per l'udienza di convalida. Il Giudice ha confermato la legittimità dell’operato dei Carabinieri, condannando il 45enne a un anno e sei mesi di reclusione e a una multa di 400 euro. Oltre alla pena, è stata disposta l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.