PAOLO VERRI
Cronaca

Mantova, due notti in fondo al fosso a 87 anni: come si è salvato e chi è l’eroe di Marcaria

L’ex sarto Marco Rossi si è coperto di foglie per non morire: la voglia di farcela più forte del dolore, del freddo e della paura. Il precedente nel Varesotto

Coinvolti nelle ricerche anche i carabinieri San Benedetto e Alba Adriatica (foto generica)

I carabinieri hanno individuato l'87enne in un fossato

Marcaria (Mantova) – Come un marine in missione di sopravvivenza, si è coperto di sterpaglie e foglie per non morire, per proteggersi dal freddo e riuscire a passare non una, ma due notti, all’aperto, senza poter chiedere aiuto, con la speranza che qualcuno lo trovasse. La voglia di sopravvivere è stata più forte del dolore delle ferite per un anziano signore di 87 anni, Marco Rossi, che tutti nella piccola comunità Campitello, frazione di Marcaria, nelle campagne del Mantovano, ricordano per essere stato il sarto del paese. L’uomo era uscito di casa lunedì mattina per fare acquisti. Una banale commissione da concludere prima dell’ora di pranzo. Il figlio, però, lo ha aspettato inutilmente per ore e ha dato l’allarme, certo che all’anziano padre fosse successo qualcosa di serio.

La ricostruzione

Ieri mattina sono scattate le ricerche dei soccorritori: squadre di vigili del fuoco e della protezione civile, con l’ausilio di unità cinofile e di un elicottero, hanno battuto la zona fin dal primo mattino. Si è alzato in volo un elicottero e l’equipaggio, intorno alle 11.30, ha avvistato dall’alto una borsa in plastica che sporgeva dalla vegetazione. Da vicino, i carabinieri di Marcaria, subito allertati, hanno individuato l’anziano nel fossato. Trasportato all’ospedale dalla Croce verde, il pensionato è stato giudicato in buone condizioni nonostante le due notti trascorse fuori, a temperature molto basse. Secondo una prima ricostruzione di quanto accaduto, l’uomo, mentre stava percorrendo una strada di campagna, sarebbe inciampato finendo in un fossato ricoperto da una fitta vegetazione. Dolorante e contuso, non era più riuscito a risalire. A salvargli la vita sarebbero proprio stati i rovi e le foglie con le quali ha cercato di ripararsi. Per il figlio è stato un sollievo riabbracciare il genitore per il quale ha temuto il peggio.

Il precedente

La stessa angoscia e la stessa gioia hanno provato, il 24 agosto, i familiari di una donna di 89 anni, che si era persa nel Varesotto. Giuseppina Bardelli di notti all’addiaccio, fra le montagne affacciate sul Lago Maggiore, ne ha passate quattro. Era scomparsa un pomeriggio mentre era andata in cerca di fughi in località Forcora, nel comune di Maccagno con Pino e Veddasca. Scarponi ai piedi e cestino di vimini in mano, si era inoltrata su un sentiero, senza portare con sé il telefono cellulare. Quando si è persa, l’anziana si è organizzata per sopravvivere. Quattro notti difficili, nelle quali ha temuto di perdere la speranza. La donna ha gridato “aiuto” con tutte le forze che le rimanevano per cercare di farsi sentire, quando si è accorta che un centinaio di metri più in alto rispetto al punto in cui si trovava, stava passando qualcuno. Erano i volontari che la cercavano da giorni sulle Prealpi varesine. Giuseppina si trovava a un chilometro in linea d’aria rispetto al luogo dove si erano concentrate le ricerche.