REDAZIONE MANTOVA

Mantova, Maria Zuccati morta a 95 anni: è stata staffetta partigiana e prima donna assessore comunale. “In suo onore il 25 Aprile”

Il sindaco Mattia Palazzi ha deciso di deicarle le celebrazioni della Festa della Liberazione che si terranno nella città virgiliana

Maria Zuccati, ex staffetta partigiana, è morta a 95 anni nella casa di riposo monsignor Mazzali di Mantova dove era ricoverata da tempo. Nella foto è con il sindaco Mattia Palazzi

Maria Zuccati, ex staffetta partigiana, è morta a 95 anni nella casa di riposo monsignor Mazzali di Mantova dove era ricoverata da tempo. Nella foto è con il sindaco Mattia Palazzi

Mantova, 24 aprile 2025 – Lutto nel Mantovano, alla vigilia del 25 Aprile: la partigiana Maria Zuccati è morta ieri a 95 anni nella casa di riposo monsignor Mazzali di Mantova dove era ricoverata da tempo. Da sempre impegnata nella difesa dei valori antifascisti, era stata staffetta e, nel Dopoguerra, la prima donna assessore comunale di Mantova. Per questo, il sindaco di Mantova, Mattia Palazzi, ha deciso di dedicare a lei le celebrazioni della Festa della Liberazione che si terranno nella città virgiliana.

“Ho solo aiutato molti soldati italiani che l'8 settembre 1943 scappavano dalle caserme di Mantova - diceva quasi schermendosi -. Io e le mie amiche li vestivamo con abiti borghesi e poi li accompagnavamo alla stazione ferroviaria facendo finta che eravamo le loro fidanzate”.

Originaria di Moglia, nel Mantovano, Maria Zuccati si era trasferita nel capoluogo per studiare; dopo la guerra si era iscritta al Pci e aveva cominciato la sua carriera politica che l'ha portata in Consiglio comunale a Mantova dove è rimasta ininterrottamente per vent'anni, dal 1960 al 1980. Fu assessore per due volte nelle giunta e Pci-Psi, la prima dal gennaio 1961 al febbraio 1962 e la seconda dal 1974 al 1976, prima donna ad entrare nella stanza dei bottoni del Comune, e si occupò di infanzia difficile, manicomi e sport.

Nello stesso periodo fu anche il primo consigliere donna in Provincia. Zuccati fu anche presidente dell'Unione Donne in Italia per venti anni, durante i quali portò avanti molte battaglie di genere, ultima delle quali, qualche anno fa, a difesa del posto di lavoro delle operaie alla Corneliani. Fu anche presidente onoraria dell'Anpi provinciale e anche dopo continuò nella sua azione di diffusione dei valori antifascisti nelle scuole, perché i giovani non dimenticassero il sacrificio compiuto negli anni bui della guerra. La camera ardente è stata allestita nel Consiglio comunale di Mantova. I funerali si terranno sabato in forma civile.