Mantova, 21 settembre 2017 - Si è chiuso con dieci condanne, per complessivi 109 anni e 6 mesi, e sei assoluzioni il processo davanti al tribunale di Brescia per estorsioni, minacce, detenzione abusiva di armi, aggravati all'associazione a delinquere di stampo mafioso, per fatti accaduti a Mantova dove nel 2015 vennero arrestate 117 persone e con l'inchiesta dell'antimafia che toccò anche l'amministrazione comunale.
Fra i condannati c'è Nicolino Grande Aracri, capo cosca e boss della 'ndrangheta. Per lui la pena da scontare è di 28 anni. Condannati anche Deanna Bignardi a 4 anni, Giuseppe Loprete a 19 anni, Giacomo Marchio a 4 anni e sei mesi, Salvatore Muto a 18 anni, Antonio Rocca a 26 anni, Salvatore Rocca a un anno e nove mesi, Danilo e Ennio Silipo a quattro anni e Alfonso Bonaccio a 10 anni. I sei assolti sono Gaetano Belfiore, Antonio Floro Vito, Antonio Gaultieri e Moreno Nicolis oltre a Rosario e Salvatore Grande Aracri, nipoti del boss Nicolino.