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    Omicidio Yana Malaiko, l’ex fidanzato Dumitru Stratan condannato a 20 anni. Esclusa la premeditazione

    Il delitto risale alla notte tra il 19 e 20 gennaio 2023, a Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano. La 23enne assassinata, chiusa in un trolley e nascosta in campagna. L’accusa aveva chiesto l’ergastolo

    Omicidio Yana Malaiko, l’ex fidanzato Dumitru Stratan condannato a 20 anni. Esclusa la premeditazione

    Mantova, 6 marzo 2025 – È stato condannato a 20 anni Dumitru Stratan, il 34enne moldavo accusato di aver ucciso la sua ex fidanzata Yana Malaiko, 23enne di nazionalità ucraina, la notte tra il 19 e il 20 gennaio 2023. Si tratta di quanto stabilito dalla Corte d’Assise del tribunale di Mantova presieduta dal giudice Gilberto Casari, che ha escluso la premeditazione. I giudici hanno emesso la sentenza dopo tre ore di camera di consiglio.

    Dumitru Stratan
    Dumitru Stratan e Yana Malaiko, il giovane è stato condannato a 20 per l'omicidio della sua ex

    Respinta dunque la richiesta dell’ergastolo per l’imputato avanzata dalla pm Lucia Lombardo che aveva sempre sostenuto la premeditazione. In piena sintonia con la rappresentante dell'accusa, l'avvocato Angelo Lino Murtas, legale di parte civile per Oleksandr Malaiko, padre di Yana, per la mamma Tatiana, la nonna Larissa e il nonno Giovanni. L’avvocato aveva anche chiesto complessivamente 2.400.000 euro di risarcimento. 

    Gli striscioni 'Giustizia per Yana' in tribunale a Mantova
    Gli striscioni 'Giustizia per Yana' in tribunale a Mantova

    Inevitabile la delusione tra i parenti della vittima, che si erano presentati al Palazzo di Giustizia di Mantova con striscioni che chiedevano ‘giustizia per Yana’. “Sono stati 26 mesi da incubo, dal giorno in cui mi ha figlia è stata barbaramente uccisa sono morto anche io”, ha detto il padre di Yana dopo la lettura della sentenza. Poi un duro attacco: “Purtroppo la giustizia italiana non esiste. Ogni donna  deve sapere che non è in sicurezza, perché ogni uomo violento potrà uccidere sapendo che tornerà libero tra sei, sette e otto mesi”. Nonostante ciò, ha detto ancora: “Vorrei ringraziare il pm e tutta la squadra che ha fatto un lavoro gigantesco. Non mi arrendo, andiamo in secondo grado e combatteremo per mia figlia”.

    Yhana Malaiko, uccisa a 23 anni. Il padre Oleksandr Malaiko (a sinistra) con il suo legale Angelo Lino Murtas
    Yhana Malaiko, uccisa a 23 anni. Il padre Oleksandr Malaiko (a sinistra) con il suo legale Angelo Lino Murtas

    Soddisfatti i difensori, avvocati Gregorio Viscomi e Domenico Grande Aracri, che puntavano a far cadere l’aggravante della premeditazione che avrebbe altrimenti valso l’ergastolo per il loro cliente, puntando a una eventuale derubricazione del reato a omicidio preterintenzionale, in virtù della confessione di Stratan, che aveva detto di avere colpito la giovane senza avere l’intenzione di ucciderla.

    Il delitto

    Yana Malaiko viene uccisa a Castiglione delle Stiviere nella notte tra il 19 e il 20 gennaio 2023 nell'appartamento all'interno del condominio in piazza della Resistenza, conosciuto come "grattacielo", in cui era ospitata da Cristina Stratan, sorella di Dumitru, per la quale la vittima lavorava come barista. Il moldavo non si era rassegnato alla fine della relazione e soprattutto al fatto che la giovane ne avesse avviata da poco un'altra.

    Dopo l'omicidio, aveva nascosto il corpo sotto una catasta di legna e fogliame, nelle campagne di Castiglione, dove era stato ritrovato soltanto tredici giorni dopo, nel pomeriggio del primo febbraio. Yana era stata colpita duramente e poi costretta all'interno di un trolley.

    La confessione parziale

    L'autopsia aveva accertato che il decesso era stato provocato da "lesioni multiple di natura contusiva" e "asfissia meccanica violenta". Solo l'8 marzo, dopo due mesi in carcere e dopo avere sempre scelto il silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere, Dumitru Stratan aveva ammesso di avere provocato la morte di quella che era stata per qualche anno la sua compagna ma negato la volontà di ucciderla. "L'ho colpita - aveva detto - una sola volta con la mano per allontanarla da me. Nell'immediatezza non mi sono reso conto delle conseguenze del mio gesto perché mi ero spostato in un altro locale".