REDAZIONE MANTOVA

Ruba il portafogli all’anziano parroco ma poi si pente e lo restituisce (senza soldi)

È successo a Roncoferrato e ora i carabinieri sono sulle tracce del ladro, un ragazzo italiano, che aveva bussato in canonica per chiedere la carità

I carabinieri sono sulle tracce del giovane ladro

I carabinieri sono sulle tracce del giovane ladro

Mantova, 30 gennaio 2025 - Non c’è proprio più religione. E lo può affermare con amarezza il parroco di Roncoferrato, che a 81 anni è stato vittima di un furto. I fatti risalgono alla mattinata di mercoledì 29 gennaio scorso, quando il curato sente suonare il campanello nella casa canonica.

Apre la porta e si trova davanti un ragazzo, italiano, che gli chiede la carità. L’animo buono del sacerdote fa il resto: una mano sulla coscienza, e l’altra al portafogli. Dopo aver cercato, ed a fatica estratto il portamonete che custodisce nella tasca dei pantaloni sotto la lunga tunica nera, il sacerdote consegna una banconota da 20 euro al povero indigente.

La telefonata

Mentre consegna la carità, suona il telefono cellulare del parroco. Ovviamente risponde al telefono, appoggiando il portafogli sul davanzale della canonica. Il giovane, nel frattempo, ringrazia e se ne va. Al termine della telefonata, il parroco vorrebbe rimettere il portafogli nella tasca dei pantaloni, ma non lo trova più. Invoca tutti i Santi, in special modo Sant’Antonio da Padova, a cui i devoti si rivolgono quando si vuole ritrovare qualcosa che si è perso.

E in effetti le preghiere recitate dal curato sono sicuramente servite a far redimere quel giovane che, anche se bisognoso, ha commesso moralmente uno dei peggiori reati perché carpire la buona fede di un prelato, specie se anziano, ed impossessarsi del portafogli contenente poche banconote e molti documenti, è un atto sacrilego, oltre che un furto.

Il ripensamento

Fatto sta che probabilmente preso da un rimorso, ha pensato di far ritrovare il portafogli “smarrito”, o meglio volatilizzato, che veniva ritrovato dal parroco anche se privo delle banconote al suo interno. Se il curato in cuor suo avrà sicuramente invocato il perdono divino sull’autore materiale del gesto: non si può dire la stessa cosa per la giustizia terrena. I carabinieri della Stazione di Roncoferraro hanno infatti raccolto la denuncia ed hanno avviato le indagini finalizzate all’individuazione del giovane autore del reato. Per lui l’unico perdono sicuro sarà solo quello di Dio, non quello del Giudice Penale. enale