REDAZIONE MANTOVA

Pesta la ex compagna dopo un anno e mezzo di stalking: arrestato. Le botte riprese dalle telecamere dell’appartamento

Borgo Mantovano, l’uomo non accettava la fine della relazione. L'aggressione durante un ultimo incontro chiarificatore a casa della vittima

L'uomo è stato arrestato dai carabinieri

L'uomo è stato arrestato dai carabinieri

Borgo Mantovano (Mantova), 24 dicembre 2024 – Un ultimo incontro con l’ex compagno, per ribadire che la loro storia era finita, si è trasformato in una trappola di violenza, per una donna di 60 anni. Che sabato sera ha chiesto aiuto ai carabinieri e ha trovato il coraggio di denunciare l’ex, un 48enne di origine marocchina. Succede a Borgo Mantovano. L’uomo da oltre un anno e mezzo dava il tormento alla ex compagna, con cui era finita. La tempestava di messaggi e telefonate, non si dava pace del rapporto terminato. La 60enne, disperata e quasi rassegnata ha pensato di incontrarlo per confermare, ancora una volta, la sua decisione.

È proprio nella casa della vittima che si è consumato l’ennesimo episodio di violenza. Sabato sera alle 20 la donna ha chiamato il 112 per chiedere aiuto. Sul posto sono giunte due pattuglie dei carabinieri, una della Stazione di Ostiglia e l’altra della stazione di Sermide. La scena che si è presentata ai militari non era delle migliori: il viso tumefatto della donna, frutto delle percosse ricevute dall’ex. Immediatamente soccorsa dai militari e trasportata poi in ospedale, la vittima piano piano ha iniziato ad aprirsi dialogando con i carabinieri, fino a raccontare tutta la sua storia tormentata. Da qui il coraggio di denunciare. La dettagliata denuncia e l’acquisizione delle telecamere interne all’abitazione della donna ha permesso ai carabinieri di immortalare e congelare scene violente poste in essere dall’uomo, fonti di prova che saranno allegate agli atti di indagine. I carabinieri, avendo acquisito molti utili elementi alle indagini, hanno fatto scattare le manette ai polsi del marocchino violento, arrestato per il reato di atti persecutori e lesioni personali aggravate (il cosiddetto codice rosso). L’uomo è stato portato al carcere di Mantova, dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.